Strage di cattedre? Dipende . . . da Tuttoscuola di sabato 12 febbraio 2005
La Flc-Cgil ha analizzato le possibili ricadute del decreto sulla scuola secondaria sugli organici affermando tra l’altro che la perdita negli istituti professionali potrebbe andare dalle 39.000 alle 48.000 cattedre. Come si arriva a queste cifre catastrofiche? Il calcolo è basato sull’ipotesi (che però è tutta da dimostrare) che l’intera istruzione professionale di Stato, così com’è oggi, "passi" alle Regioni, entrando nel "sistema di istruzione e formazione professionale". Questa si sviluppa su quattro anni anziché sugli attuali cinque. Risultato: 10.000 cattedre in meno (un quinto del totale). Sempre nel professionale, sostiene il sindacato, l’orario sarebbe di 30 ore contro le attuali 40. Di queste un quarto sarebbero ore facoltative e almeno un altro quarto ore di addestramento "on the job". Insomma, solo 15 ore settimanali sarebbero obbligatorie, con un taglio degli organici di diritto di circa 29.000 posti di insegnamento frontale, che potrebbero diventare 38.000 se nel secondo biennio aumentassero le ore "on the job". Analoghi calcoli fa la Flc-CGIL per quanto riguarda i licei tecnologici e economici, che rispetto agli attuali ITIS e ITC perderebbero un quarto dell’organico, 22.000 posti, che si ridurrebbero a 14.000 considerando anche l’orario opzionale obbligatorio. Quasi nessun taglio ricadrebbe sui licei classici e scientifici, mentre pesantemente colpita sarebbe l’istruzione artistica, nella componente degli istituti d’arte, assimilati agli istituti professionali (www.cgilscuola.it). Quale attendibilità hanno questi calcoli? Difficile valutarlo, la situazione è molto fluida, come la stessa CGIL scuola riconosce: intanto non è detto che gli IPS e gli istituti d’arte "passino" in blocco alle Regioni (già l’ultima versione della bozza di decreto non lo prevede); in secondo luogo, anche in caso di "passaggio", la riduzione delle ore di insegnamento settimanali a 15 sarebbe assai improbabile. In terzo luogo, ma soprattutto, la partita della "pari dignità" dei due sistemi è ancora del tutto aperta, e con essa i problemi delle cattedre. |