Scuola: soluzione al problema precariato. Il piano Valditara prevede di assumere, entro il 2006, 90.000 docenti, purchè rinuncino per alcuni anni alla ricostruzione della carriera. Dopo un incontro a Roma, l'associazione Gilda ha parlato di "grande successo". Si attendono le reazioni degli altri sindacati. di Vincenzo Brancatisano, da La Sicilia del 24/2/2005
Il miraggio di migliaia di insegnanti precari potrebbe diventare realtà. E' quanto di desume dagli esiti di un importante incontro avvenuto a Roma martedì scorso tra alcune rappresentanze di docenti e il senatore Giuseppe Valditara, responsabile settore scuola di An, che nelle scorse settimane si era fatto promotore di un piano che ha ingenerato ottimismo e aspettative nell'esercito di professionisti che da anni e in certi casi da decenni attende di passare di ruolo. Esiste già una legge, la n. 143 del giugno 2004, contestata per altri motivi, che aveva impegnato il governo ad assumere decine di migliaia di precari già a partire dal 31 gennaio 2005. Tuttavia nulla di nuovo era successo finora. Ed ecco il piano Valditara, che prevede che vengano assunti a tempo indeterminato, entro il 2006, novantamila docenti, purchè essi rinuncino per alcuni anni alla ricostruzione della carriera relativa ai tanti servizi già prestati nel precariato. Valditara ha già dichiarato la disponibilità a redigere un disegno di legge sul piano di assunzione per i precari, "che intendo sottoporre al governo e alle rappresentanze sindacali". Valditara, che sottolinea "l'assoluta priorità di un piano di immissioni in ruolo che nell'arco di cinque anni possa risolvere definitivamente il problema del precariato'', ha già incontrato i tecnici del ministero dell'Istruzione per illustrare loro i termini del piano e si è detto soddisfatto del "positivo incontro". E martedì scorso, come detto, Valditara ha incontrato a Roma l'associazione Gilda degli insegnanti, promotrice dell'iniziativa, che ha raccolto quella che in un primo momento appariva come una semplice provocazione, magari di taglio elettorale. La Gilda parla di "grande successo" dopo l'incontro al quale hanno partecipato altre sigle tra cui il Comitato italiano precari e il Comitato in difesa della scuola pubblica e che aveva l'obiettivo di chiarire i termini e i contenuti di una proposta per un piano di assunzione di 90.000 docenti precari in 5 anni a partire dal 2005. La prima tranche dovrebbe coprire un vuoto di organico di 54 mila unità e poi negli anni successivi il turn over ed eventuali altri posti disponibili. A fronte di ciò il progetto Valditara propone una dilazione (non eliminazione) di cinque anni nella ricostruzione della carriera. Questa operazione, secondo la Gilda, consentirebbe di effettuare le assunzioni a costo zero per i primi tre anni, condizione necessaria per avere il via libera da parte dei ministeri economici. Valditara ha espresso l'appoggio per una soluzione positiva del problema precariato, "facendone una questione fondamentale, addirittura pregiudiziale, rispetto a qualsiasi percorso di riforma del sistema scolastico, in particolare relativamente all'emanando schema di decreto attuativo dell''art 5, legge 53/04, sul nuovo sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti". C'è stato ampio consenso da parte di tutte le organizzazioni di docenti precari presenti all'iniziativa nel corso della quale Valditara si è detto disponibile a modificare la citata legge 143 in relazione alla contestata supervalutazione dei punteggi di montagna, l'imposizione di un limite al punteggio derivante dai master e corsi post laurea, il depennamento dalle graduatorie permanenti dei docenti già in ruolo, il rispetto della quota del 20 per cento riservata ai passaggi di ruolo, la messa a regime del piano di assunzioni prima dell'avvio del nuovo sistema di reclutamento a numero chiuso. Si attendono le prese di posizione da parte degli altri sindacati della scuola che hanno già espresso forti dubbi sull'iniziativa, che potrebbe secondo loro mortificare la dignità dei docenti, che verrebbero privati di alcuni diritti. |