L’ESPERTO. «Recuperare la meritocrazia e non ripartire sempre da zero». di Ruggiero Corcella, da Il Corriere della Sera del 21/2/2005
Professor Scaparro, si parla davvero troppo di riforma della scuola? «Tutti vogliono farla. Il problema è che ogni volta si riparte da zero senza seguire una linea di continuità con il passato». Con quali conseguenze? «Questa tendenza ha scombinato i rapporti con gli operatori. Insegnanti e dirigenti vivono sul chi va là: temono che ogni volta cambino le carte in tavola». Il ruolo dei genitori: ritiene che siano stati lasciati da parte? «Tanti anni fa, dovevano solo stare zitti e buoni. Poi sono diventati fin troppo protagonisti. Adesso si è tornati a una disistima reciproca fra genitori e insegnanti, il che non va bene». E il ruolo degli insegnanti? «Anche gli insegnanti hanno le loro responsabilità. Dovrebbero in primissimo luogo preoccuparsi della qualità della loro formazione e preparazione». Esiste una ricetta per mettere tutti d’accordo? «A mio avviso, la partecipazione alla riforma di genitori, operatori della scuola e mondo economico non dovrebbe essere sporadica. Occorre un monitoraggio costante, un tavolo permanente con l’obiettivo di tenere alto il livello della scuola». E la formazione spirituale? «Mi sembra una parola abusata. In una scuola che funzioni bene, puntare sull’elevazione spirituale dovrebbe essere la regola. Invece, non si dibatte mai della cura del corpo. L’educazione fisica è ridotta ad un’ora soltanto. Un errore». Come finirà? «O la scuola si rilancia, oppure non può andare avanti a furia di rattoppi. A partire dal sistema della meritocrazia che deve essere recuperato». |