Basterà la proroga per mettere a norma di sicurezza gli edifici scolastici? da Tuttoscuola di domenica 13 febbraio 2005
Il Parlamento si è espresso per consentire la proroga di almeno un anno per la messa a norma di sicurezza gli edifici scolastici la cui manutenzione è di competenza degli Enti locali. L’Anci, che aveva fortemente richiesto tale proroga, si è dichiarata soddisfatta; così anche lo Snals che aveva dichiarato come inevitabile il differimento dei termini. Ma basterà? Sembra poco credibile, stando almeno ai dati che il Miur ha raccolto nel settembre scorso sullo stato di messa a norma. Rispetto agli anni scorsi si registra complessivamente un graduale miglioramento della messa a norma, comprovata dalle certificazioni di legge, ma complessivamente si è ben lontani dal raggiungimento dall’en plein per gli oltre 40 mila edifici scolastici considerati, la maggior parte dei quali, per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria, è sotto la competenza dei Comuni (scuole dell’infanzia, primarie e I grado), mentre la restante parte (istituti superiori) è di competenza delle Amministrazioni provinciali. Con riguardo specifico alla agibilità statica degli edifici (media nazionale del 57,60%), risulta che quasi sei edifici su dieci possiedono la prescritta certificazione. Campania, Friuli Venezia Giulia e Basilicata, pesantemente colpite anni fa da terremoti, hanno gli indici più alti di agibilità statica degli edifici. Buona la situazione degli edifici in Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte (circa 2/3 degli edifici certificati). Hanno invece un notevole gap da recuperare le scuole liguri, sarde e calabresi dove mancano di certificazione di agibilità statica circa sei edifici su dieci. Nelle situazioni provinciali emergono per la quasi regolarità di certificazione le scuole delle province di Trapani (93,5%), Avellino (91,7%), Salerno (90,9%), Udine (84,9%) e Matera (84,4%). |