Prevenire è meglio . . .

Alcuni interrogativi in merito alla partecipazione ai corsi speciali della Legge 143/04

di Lalla, da Orizzonte scuola del 21 febbraio 2005

 

I corsi abilitanti speciali previsti dalla legge 143/04 sono stati banditi con dm 21/05 pubblicato sulla GU del 15 febbraio 2005.

Nella nota Prot. n.243/05D.U si legge che i corsi d cui all'art. 2 comma 1 lettere a,b,c,c-ter,1bis avranno inizio entro il mese di marzo 2005.

Dunque, se tutto procede per il meglio, alla fine di marzo i docenti saranno seduti dietro i banchi universitari a seguire le lezioni.

 

Dal Decreto apprendiamo: "Le domande di ammissione al corso vanno presentate al Centro Servizi Amministrativi del capoluogo di regione competente per il territorio, ove è ubicata la sede di servizio dei candidati.

Coloro che non sono in servizio al momento della presentazione della domanda o prestano servizio all'estero possono scegliere a quale Centro Servizi Amministrativi capoluogo di regione indirizzare la domanda".

 

In questi giorni però molti docenti hanno posto alcuni interessanti interrogativi pratici.

 

Il docente (ad es. docente di scuola primaria che deve conseguire la specializzazione per il sostegno) sceglie di indirizzare la domanda al CSA di Napoli, e viene assegnato all’Università Federico II.

Ad aprile maggio, aggiorna la GP e decide di iscriversi a Milano, provincia nella quale ottiene un incarico.

E’ ipotizzabile che i corsi siano terminati per settembre- ottobre?

E per quei corsi per i quali non si conosce ancora la data certa di attivazione? In questo caso riguardano infatti docenti che sono inseriti a pieno titolo nelle GP e quindi presumibilmente destinatari di contratti annuali.

 

Tutti i docenti che lo chiederanno otterranno il trasferimento ad altra sede del corso?

 

E con il costo come la mettiamo? I corsi infatti avranno in ogni università o accademia costi più o meno variabili, sulla base del numero delle domande al momento dell'effettiva iscrizione ai corsi.

Poniamo che il corso costi a Milano meno che a Napoli. Il docente otterrà il rimborso di una parte della retta?

 

Inoltre apprendiamo che per facilitare la frequenza, sarà possibile usufruire dei permessi per il diritto all studio, sulla base di criteri fissati dal competente Direttore Regionale.

Quindi anche in questo caso i criteri per la Campania potrebbero variare rispetto a quelli adottati per la Lombardia.

E allora le 150 ore di diritto allo studio, concesse dal CSA di Napoli, saranno valide per Milano, anche a costo di superare l’aliquota prevista?

Da un rapido calcolo per i corsi della scuola secondaria si evince che, usufruendo del 30% delle assenze, + 150 ore di diritto allo studio, + qualche credito per corsi di perfezionamento (sfido chi non lo abbia) restano scoperte circa 200 ore per la scuola secondaria, ma molte di più per primaria e d’infanzia.

 

Questi sono soltanto alcuni degli interrogativi che ci poniamo in questi giorni, interrogativi tanto più importanti se ci si rende conto che per i corsi già avviati con DM 08/11/2004 ancora questa settimana ci sono stati incontri sindacali al MIUR, in cui il ministero si è impegnato a "chiarire le modalità di calcolo dei 360 giorni".

A domande già presentate?!? A corsi già avviati?!?