Secondo ciclo. Le ipotesi in campo: poli o campus? da Tuttoscuola del 19/2/2005
Le posizioni in campo nel dibattito sul secondo ciclo sono chiare. Il ministro Moratti è chiamato a scegliere tra tre ipotesi. La prima è quella di una sinistra che chiede di non cambiare nulla perché la riforma peggiorerebbe l’esistente. Non sarà sicuramente seguita. La seconda è, in subordine, quella elaborata dalla struttura tecnica ministeriale, sostenuta da Confindustria con significative convergenze anche sindacali. Avremmo i licei statali generalisti, quelli con il latino e la filosofia; i licei statali vocazionali senza latino e filosofia, ma con laboratorio, in sostituzione degli attuali istituti tecnici e infine l’istruzione e formazione professionale regionale con i corsi di qualifica triennali o di diploma quadriennali, ed eventualmente con il quinto anno integrativo per gli esami di stato. In altri termini, due sistemi, con il primo che comprende percorsi di "serie A" e di "serie B", e il secondo con percorsi di fatto residuali e di "serie C" (anche se Confindustria, con la proposta di costituire i cosiddetti poli formativi, consiglia di riunire i licei vocazionali di serie B con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale di serie C). La terza posizione è quella del campus, che l’associazione professionale Diesse, esprimendo posizioni non lontane da quelle di Forza Italia, così riassume: "l’idea del campus implica la riorganizzazione delle scuole esistenti attualmente in un territorio (licei, istituti tecnici, istituti professionali, Cfp e apprendistato) in un sistema educativo unico, articolato al proprio interno in un sottosistema dei licei e in un sottosistema dell’istruzione e formazione professionale"; ovviamente licei che sono licei, con latino e filosofia, e istituti dell’istruzione e formazione professionale di 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 anni che sono di istruzione e formazione professionale. Una cosa è certa: le tre proposte non si equivalgono, esprimono tre diverse ideologie sociali e teorie pedagogiche, hanno una loro compiutezza ed organicità che porta a renderle tra loro incompatibili. Quale arriverà in fondo? |