L’idea del professore di Linguistica italiana:

uno sportello per risolvere i quesiti degli studenti incerti sulla grammatica.

Dietrofront.

Alla Sapienza si ricomincia dai congiuntivi.

di Anna Merola da Il Corriere della Sera del 5/2/2005

 

Dove mettere l'apostrofo o la virgola, quando far finire la frase, come usare il congiuntivo. Dietrofront.

Alla Sapienza gli studenti tornano a scuola di lingua e grammatica italiana per evitare i sempre più frequenti sfondoni agli esami, sia orali che scritti. E per chi verrà bloccato dal dubbio, con la penna a mezz'aria (po' si scrive con l'accento o con l'apostrofo?/qual è il plurale di goccia?/e il passato prossimo di convivere?), sarà a disposizione uno sportello dove dei professori saranno pronti a correggere tesine ed elaborati.

L'idea, dopo anni passati ad ascoltare studenti esprimersi e scrivere in un italiano a dir poco maccheronico, è del professor Luca Serianni, direttore del Corso ordinario di Linguistica italiana della facoltà di Lettere della Sapienza, che da marzo darà il via al Corso di tutorato per migliorare la competenza in italiano scritto, un ciclo di 10 lezioni gratuite da 3 ore ciascuna, che si terranno di pomeriggio nei locali della scuola Carducci di via Asmara, quartiere Africano.

«E più che un'idea - sottolinea il professore - il corso è ormai diventato un'esigenza diffusa, soprattutto nelle facoltà non umanistiche dove gli studenti scrivono, per esempio, delle tesine spesso incomprensibili. Negli elaboratori regna l'assoluta anarchia della punteggiatura, molti ignorano quando inserire la virgola e il punto o quando andare a capo. E il problema è che spesso si avventurano in lunghi periodi, contorti e soprattutto inefficaci».

Perciò il corso, al quale potranno iscriversi entro il 10 febbraio, compilando un modulo disponibile sul sito www.uniroma.t/formatori/linguaitaliana, gli studenti di tutte le facoltà, servirà a far acquisire quell'importante dimestichezza nello scrivere e nell'esprimersi in un italiano se non forbito, almeno corretto. Le lezioni saranno tenute da professori e dottori di ricerca in possesso della qualifica di Formatore di lingua italiana.

E, chissà, magari, a corso concluso, «qualche studente in più - spera il professor Serianni - sarà in grado di scrivere una tesina in italiano...».