LA CONTINUITÀ DIDATTICA CONTRO IL MURO DELL'ASSURDO. di Pasquale D’Avolio, da Il Gazzettino del 9/2/2005
La protesta dei genitori di Taipana, (vedi Gazzettino di sabato scorso) contro il continuo ricambio degli insegnanti (non solo all'inizio di ogni anno, ma, come questa volta, addirittura a metà anno) purtroppo non sortirà alcun effetto. Mi spiace essere così "brutale", ma per antica esperienza, dico che a nulla valgono le proteste dei genitori se non cambiano le norme sulle supplenze. L'interesse dell'utenza alla continuità didattica (prevista addirittura da un legge di due anni fa, la famosa Riforma Moratti, non applicata per contrarietà sindacale) si infrange contro il muro delle regole assurde che vigono nel mondo della Scuola. E alla fine se un preside si azzarda a mantenere in servizio un docente contro l'"avente diritto" per garantire i bambini dal ricambio a metà anno, rischia di pagare di persona (ne sa qualcosa il sottoscritto). Forse non tutti sanno che le graduatorie si rinnovano ogni anno: si parte con le prime domande a maggio e si arriva a febbraio. Solo ieri infatti (5 febbraio) sono state pubblicate le graduatorie definitive di Istituto di II e III fascia (rinuncio a illustrare la caterva di "fasce" e livelli) per l'anno scolastico 2004/2005 (!). Così può succedere che un docente assunto a settembre debba cedere il posto a un altro, magari proveniente da un'altra provincia (le domande infatti possono pervenire da tutta Italia), che lo scavalca in graduatoria. Ma l'assurdo è che a maggio di quest'anno si riparte e le graduatorie non saranno certamente pronte a settembre, per cui il "carosello" continuerà. Non parlo dello spreco di tempo e risorse per rifare annualmente le graduatorie con ricorsi e cavilli che neanche a Bisanzio avevano mai conosciuto.A questo punto ha un bel dire la Moratti che l'anno scolastico è iniziato regolarmente a settembre; forse a Roma o nelle città, dove la maggior parte dei docenti è "di ruolo", non certamente in periferia. Si dirà che si tratta in fondo di pochi casi. Il fatto è che succedono sempre negli stessi posti e alla mamma di Pierino di Taipana o di Paularo importa poco sapere che in fondo è un fenomeno limitato. Se poi si tratta di un bambino handicappato, siamo alla vergogna: si rischia di cambiare tre o quattro volte nel corso dell'anno, si sa con quale risultato. Le soluzioni ci sarebbero, ma chissà perché tutti si dichiarano impotenti, dal Ministro ai Sindacati ai parlamentari. Basterebbe già aggiornare le graduatorie ogni tre anni e non annualmente come adesso, oppure stabilire che gli insegnanti assunti a settembre non possono più cambiare sede fino all'anno successivo. Si ledono i diritti degli insegnanti? Ne dubito. Anche per loro è una triste situazione quella di essere "in bilico" fino a febbraio in attesa del possibile "avente diritto". Ma il vero "avente diritto" è il bambino. O no? |