La Cassazione boccia la Moratti:
aumenti per 80 mila ausiliari e tecnici scolastici.
Rigettato il ricorso del ministero che non
voleva riconoscere l’anzianità di servizio
al personale non docente transitato dagli enti
locali.
da
La Gazzetta del
Sud,
pubblicato su
Meridiano scuola il 28/2/2005
Roma 26/02/2005
La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi del ministero
dell'Istruzione che riguarda il personale non docente, proveniente da
enti locali, che non si è vista riconosciuta l'anzianità di servizio
al momento del suo passaggio nella scuola. Lo rende noto Enrico
Panini, segretario generale della Fl-Cgil sottolineando che sono state
così accolte le ragioni del sindacato.
«Ora - afferma Panini - il ministero dovrà retribuire regolarmente
circa 80 mila lavoratori ata (ausiliario, tecnico e amministrativo)
transitati nei ruoli dello Stato ed ai quali il ministro Moratti per
anni si è rifiutata di pagare la retribuzione commisurata
all'effettiva anzianità di servizio considerandoli neoassunti. Ciò con
un danno economico per i singoli lavoratori di diverse migliaia di
euro all'anno.
Ora le nostre ragioni hanno trovato il giusto riconoscimento».
Il sindacato accoglie come l«'ennesimo rinvio» l'annuncio del ministro
Moratti sulla regolarizzazione dei precari in cinque anni. «Una legge
del giugno 2004 - dice ancora Panini - ha previsto, a partire dal
primo settembre 2005, l'assunzione in ruolo del personale precario
della scuola, docente ed ata, su tutti i posti disponibili mediante un
piano triennale. Significa oltre 100.000 nomine in ruolo, garanzia di
continuità nelle classi, migliorare il funzionamento della scuola.
La Finanziaria 2005 non ha stanziato neanche un euro per rispettare
questo impegno. Oggi apprendiamo che, anzichè applicare una legge del
Parlamento, che già c'è, il Consiglio dei Ministri affida un mandato
esplorativo per fare nomine in ruolo nei prossimi cinque anni. Un
ennesimo rinvio, tempi più lunghi di quelli della Legge 143, attese
ancora una volta frustrate. Un altro attacco alla dignità di migliaia
di persone - sottolinea ancora il sindacalista - che garantiscono, con
i loro sacrifici, il funzionamento della scuola.
Per quanto ci riguarda rivendichiamo un impegno chiaro: nomine in
ruolo dal 1/o settembre 2005 su tutti i posti con un piano triennale.
Per questo obiettivo scioperiamo il 18 marzo».