Miur alle scuole:

pagelle anche ai genitori separati

non affidatari dei figli.

Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola del 22/12/2005

 

La CM del 10 novembre 2005, n. 84 su “Linee guida per la definizione e l’impiego del Portfolio delle competenze nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo dell’istruzione” ha creato non poche incertezze, dubbi e difficoltà nelle varie istituzioni scolastiche.

 

La decisione è pervenuta dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca dopo un lungo periodo di studio e di contenzioso avviato da parte del movimento per i diritti dei figli e dei genitori separati. La decisione di viale Trastevere è stata resa nota attraverso una circolare che entro breve verrà comunicata a tutte le scuole d’Italia.
I genitori separati o divorziati non affidatari devono poter vigilare sull'educazione dei propri figli e, di conseguenza, le scuole sono tenute a fornire notizie sul loro andamento scolastico consegnandogli, se richiesta, anche la loro documentazione scolastica e le pagelle. E’ questa la
decisione cui è pervenuta il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca dopo un lungo periodo di studio e di contenzioso avviato da parte del movimento per i diritti dei figli e dei genitori separati. La decisione di viale Trastevere, fornita dalla Direzione generale per lo studente del Dipartimento per l'istruzione, è stata resa nota attraverso una circolare che entro breve verrà comunicata a tutte le scuole d’Italia.

La notizia ha trovato immediata soddisfazione nelle varie associazioni che tutelano principalmente i padri separati, poiché a loro vengono affidati i figli solo nel 10% dei casi. In particolare, hanno espresso tutto il loro apprezzamento le quattro associazioni Figli negati, Papà separati, Caro papà e Armata dei padri: “Dopo 35 anni di soprusi e umiliazioni, di ingiustizie e sofferenze – fanno sapere attraverso un lungo comunicato - i padri separati, non affidatari dei figli potranno ricevere tutte le informazioni scolastiche dei figli, comprese le pagelle. Questa lettera-circolare elimina, nelle scuole pubbliche e private, l'apartheid tra i padri sposati e quelli separati. E comincia dalla scuola - proseguono le associazioni - grazie alla sensibilità del ministro Letizia Moratti e del direttore generale dello studente, Mariolina Moioli, la riscossa culturale dei padri separati italiani”.

Secondo le associazioni che tutelano i padri, attraverso il movimento per i diritti dei figli e dei genitori separati, la scelta del ministero dell’Istruzione rappresenta un premio alla loro costanza nel negare di essere “dei genitori di serie B”. Per questo ringraziano anche “i mezzi di informazione e tutti coloro che hanno contribuito a segnare questa pagina di civiltà per il nostro paese: il movimento dei padri separati continuerà a manifestare, con pari civiltà e passionalità, per quelle riforme fondamentali del diritto di famiglia che consentiranno ai nostri figli di continuare ad amare entrambi i genitori e i quattro nonni”.