Confronto in corso sul nuovo regolamento
per l'assegnazione degli incarichi di sostituzione.

Supplenze brevi con più garanzie.

ItaliaOggi del 13/12/2005

 

Nel mirino c'è il fenomeno delle classi scoperte o sdoppiate. Corsia preferenziale per i precari che accettano supplenze brevi anche di 15 giorni e 25 scuole al posto di 30 per l'inserimento nelle graduatorie d'istituto. Sono queste alcune delle novità più importanti contenute nella bozza del nuovo regolamento delle supplenze. Il nuovo regolamento, chè è ancora oggetto di confronto al ministero dell'istruzione e che vedrà la luce nel giro di qualche settimana, dovrebbe agevolare il lavoro delle segreterie delle scuole per individuare i supplenti.

E dunque, dovrebbe diminuire il fenomeno deteriore delle classi scoperte, sdoppiate un po' per parte, quando manca il titolare. Fenomeno, peraltro, destinato a continuare, in ogni caso, per le assenze inferiori a 15 giorni. Perlomeno nelle scuole secondarie, dove non è possibile nominare il supplente per periodi inferiori. Insomma, un problema serio, che pone a rischio l'efficacia del processo didattico. E che espone docenti e alunni a pericoli che derivano dal mancato rispetto della normativa sulla sicurezza. La forzata collocazione di alunni in più nella stessa classe, provenienti da classi momentaneamente scoperte, infatti, fa saltare tutti i parametri fissati dalla legge per tutelare la sicurezza delle persone. A questo proposito, vale la pena di ricordare che l'articolo 5 del decreto ministeriale 26 agosto 1992 fissa in 26 persone il numero massimo di soggetti che possono essere presenti contemporaneamente in un'aula. E tale limite vale per le necessarie precauzioni da adottare per la prevenzione degli incendi. Il decreto prevede la possibilità di derogare a questo limite nell'ordine del 20%. Ma ciò è possibile solo se si tratta di aule particolarmente spaziose. Si tenga presente che, per essere in regola con la legge, un'aula che contiene 25 alunni dovrebbe essere estesa per non meno di 55 metri quadri, per un'altezza di 3 metri. L'indice minimo per alunno in aula, infatti, è di 1,80 metri quadri netti. Moltiplicando l'indice per 25 alunni, il risultato è di 45 metri quadri, ai quali va sommato lo spazio occupato da armadi, cattedra e altro mobilio presente, esclusi i banchi e le sedie che rientrano nell'indice. In buona sostanza, dunque, la maggior parte delle scuole utilizza aule che non possono ospitare più di 25 alunni.