Dirigenti scolastici:
dopo il contratto l'esodo?
Tuttoscuola, 1 dicembre 2005
Non è arrivato tutto quello che si
chiedeva, ma il risultato per il rinnovo del contratto dei dirigenti
scolastici trova soddisfatti tutti i protagonisti della lunghissima
trattativa contrattuale.
L'accordo è stato sottoscritto il 29 novembre e dovrà ora passare
prima all'approvazione del Governo e poi a quella definitiva della
Corte dei Conti.
Per fine dicembre tutto potrebbe essere concluso e consentire la
sottoscrizione vera e propria del contratto.
E' mancata l'equiparazione completa al trattamento retributivo agli
altri dirigenti pubblici. In una dichiarazione unitaria congiunta i
sindacati deplorano questo mancato obiettivo, in quanto ciò non solo
danneggia la salvaguardia della retribuzione, ma, soprattutto "desta
non poco sconcerto circa i reali e oggettivi orientamenti del Governo
in tema di politica scolastica".
C'è comunque soddisfazione per avere ottenuto all'ultimo momento anche
l'atto di indirizzo per il secondo biennio contrattuale, che ha
consentito di chiudere completamente il rinnovo per l'intero
quadriennio 2002-2005.
L'aumento medio mensile, da calcoli sindacali, è superiore ai 400
euro, e gli arretrati maturati per questa attesa quasi quadriennale
saranno dell'ordine medio di circa 10 mila euro, attesi per aprile
2006.
L'effetto contratto potrebbe ora determinare una consistente uscita
per dimissioni dal servizio di molti dirigenti scolastici rimasti in
attività anche se avanti negli anni, proprio per beneficiare degli
aumenti contrattuali che hanno una sensibile ricaduta sia sulla
pensione sia sull'indennità di buonuscita.
Nella pubblicazione del Miur relativa alla sintesi dei dati della
scuola statale del 2004-2005 risultava che il 36% dei dirigenti
scolastici in servizio aveva (allora) un'età dai 60 anni in su, e che
comunque l'età media della categoria era quasi di 57 anni.
Prevedibile, perciò, un esodo massiccio, grazie al nuovo contratto.