IN CATTEDRA Deluso un diplomato su due «Rifarei una scuola diversa». Ma il 76 per cento dei ragazzi «promuove» i professori e la loro disponibilità al dialogo Giuseppe Tesorio, Il Corriere della Sera del 19/12/2005
Sotto il diploma niente. Non per tutti ovviamente, non proprio «nudi» di conoscenze, competenze, capacità. Però, se potesse tornare indietro, il 43,5 per cento degli studenti che si sono diplomati la scorsa estate, farebbe una scelta diversa. Quasi la metà, quasi un problema. L'8,8 per cento sceglierebbe un diverso indirizzo dello stessa scuola; il 9,5 per cento ripeterebbe il corso, ma in un altro istituto. Il 25,2 cambierebbe sia scuola sia indirizzo. L'indagine sul profilo dei neodiplomati è recentissima, e puntualmente realizzata da Alma Diploma, l'«altra faccia» del consorzio interuniversitario Alma Laurea. Insomma, a ben guardare, il 54,4 per cento dei 5.440 neodiplomati intervistati, conferma la scelta fatta cinque anni fa e comunque tutti sono più o meno soddisfatti della propria esperienza scolastica, ma non proprio dell'indirizzo seguito. Cinquantacinque studenti su cento si dichiarano moderatamente soddisfatti dell'intera esperienza alle superiori, e ventisei decisamente soddisfatti. Alma Diploma è andata a indagare anche la qualità del «sistema scuola»: il 76 per cento promuove i professori (almeno «soddisfacente» la loro competenza), l'83 per cento è rimasta invece contenta della loro disponibilità al dialogo; la quasi totalità (il 90,5 per cento) si è trovata bene con i propri compagni, e un po' meno bene con le altre figure della scuola, bidelli, tecnici, assistenti amministrativi (il 76 per cento). Molto critici («e con buone ragioni» dice un professore di istituto tecnico industriale) nel giudizio su laboratori e aule (appena soddisfatti il 50 per cento). Ancora più duri sull'organizzazione scolastica: segno positivo solo per il 44,5 per cento degli studenti. Ma è così in tutte le scuole? Non proprio. Negli istituti tecnici e professionali i diplomati che non ripeterebbero il corso sono la maggioranza (53,6 per cento); nei liceali superano di poco il 40 per cento. E se fosse un giudizio troppo affrettato, preso a caldo subito dopo la maturità? In effetti - notano ad Alma Diploma - a distanza di un anno dall'esame, il giudizio diventa meno severo: il 67 per cento confermerebbe la scelta fatta, l'8 per cento tornerebbe nello stesso istituto, ma in un indirizzo diverso, e quasi un quinto dei diplomati (17,5 per cento), se potesse tornare indietro, cambierebbe tutto. |