LA CRISI
In fuga anche i docenti. L’Oriani-Mazzini e il Frisi
hanno ottenuto il via libera per aprire una classe liceale a indirizzo socio-pedagogico

«Crollo delle iscrizioni,

istituti professionali a rischio».

Allarme dei presidi: sbocchi incerti dopo il triennio,
gli studenti preferiscono il classico o lo scientifico

Armando Stella, Il Corriere della Sera del 19/12/2005

 

La paure dei presidi: crollo delle iscrizioni e fuga dei docenti verso i licei. I dubbi dei genitori, che hanno poco più di un mese per decidere il futuro dei loro figli. E, su tutto, l'allarme dei sindacati: «Gli istituti professionali sono a rischio di estinzione». Il buco nero della riforma sui canali di studio non liceali getta un’ombra anche sugli open day. E alcune incognite sulle offerte formative: l'attestato regionale avrà lo stesso valore del diploma attuale? E, ancora: che tipo di qualifica e sbocchi professionali garantirà il triennio di studi?

«Le questioni sono ancora aperte», dice Luciano Pasqualotto, preside da un decennio dell'istituto «Oriani-Mazzini», che nei primi appuntamenti di orientamento ha «cercato di fugare i dubbi dei genitori e dei ragazzi, tra cui serpeggia una certa confusione». Unica certezza: «La codificazione del canale professionale è ancora in una fase primigenia».

La Regione deve fissare la programmazione entro il 31 dicembre. Mentre i genitori dei ragazzi di terza media avranno tempo fino al 31 gennaio 2006 per effettuare le pre-iscrizioni. Una scelta non facile, perché se da un lato l'avvio della riforma è previsto per il 2007, dall'altro «la mancanza di un quadro di riferimento preciso, con corrispondenze tra vecchi e nuovi titoli di studio, amplifica il disagio delle famiglie», dice Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola.

«Nonostante gli istituti professionali siano apprezzati e richiesti da settori importanti dell'economia», continua Di Menna, c'è il rischio che «spariscano o si frantumino». Una disgregazione che coinvolgerebbe oggi 69.923 studenti lombardi (già in calo dell'1,73 per cento negli ultimi cinque anni), 1.125 classi solo a Milano, 5.769 insegnanti.

Due istituti professionali della città, l'Oriani-Mazzini e il Frisi, hanno, però, deciso di giocare d'anticipo sulla riforma, chiedendo e ottenendo dalla Provincia di Milano e dal provveditorato una classe di liceo a indirizzo socio-psicopedagogico, a partire dal prossimo anno scolastico. Un modo per evitare la temuta «trasmigrazione» degli studenti verso i licei, ma anche «un ampliamento dell'offerta formativa» che può funzionare come forma di «garanzia» per le famiglie. «È uno strumento previsto dalla riforma: ogni istituto è un polo aperto anche a corsi liceali», spiega il preside del Frisi, Luca Azzolini, che in questo modo vuole «accompagnare meglio i ragazzi che scelgono professioni nei servizi sociali per i quali è obbligatoria la laurea».

Non solo: «È la risposta naturale a una richiesta sempre più pressante che proveniva dalle famiglie», aggiunge il preside dell'Oriani-Mazzini, Pasqualotto. Richieste che si troverà ad ascoltare di nuovo il 14 e il 21 gennaio, ultimi due open day prima della chiusura delle pre-iscrizioni.