Indagine Europea: l’Italia è ultima in classifica Educazione fisica senza associazioni. di Pasquale Coccia da ItaliaOggi del 6/4/2005
Nei paesi dell’Unione europea le associazioni professionali degli insegnanti di educazione fisica sono gli interlocutori privilegiati nelle politiche sportive scolastiche. I ministeri dell’istruzione concordano con le associazioni professionali la promozione delle attività sportive scolastiche, le singole voci contrattuali riguardanti la retribuzione degli impegni lavorativi. La possibilità di contrattazione delle associazioni professionali è direttamente proporzionale al numero degli iscritti in rapporto al numero complessivo dei docenti di educazione fisica che insegna nella scuole. Uno studio condotto dell’Eupea, l’associazione europea dei professori di educazione fisica, sostiene che sono 210 mila i docenti iscritti alle associazioni professionali nei paesi dell’Unione, appartenenti a 21 paesi. L’associazione professionale che conta il maggior numero di iscritti è quella francese: su 38 mila insegnanti aderiscono 11500. La Snep (Syndacat national de l’education fisique) è un’associazione professionale molto potente in Francia e da anni conduce politica di tutela del lavoro professionale dei docenti di educazione fisica, ha ottenuto dal ministero dell’educazione francese un’assicurazione specifica per i docenti in virtù del lavoro più a rischio di incidenti al quale è sottoposto in palestra l’insegnante. La Snep ha dato vita a un’organizzazione denominata Amici dell’educazione fisica allo scopo di promuovere l’educazione fisica e lo sport al di fuori della cerchia scolastica, vi fanno parte aziende del settore sportivo, personalità de mondo dello sport, atleti, giornalisti sportivi. Nel rapporto tra docenti e iscritti all’associazione professionale, il primato spetta all’Olanda, dove operano 12 mila insegnanti di educazione fisica e ben 9 mila sono iscritti all’associazione. Anche in Belgio su 7 mila docenti fanno riferimento all’associazione di educazione fisica 4 mila professori, mentre in Svezia su 5 mila, ben 4600 sono iscritti, un paese quest’ultimo che grazie alle pressioni dell’associazione professionale ha portato le ore settimanali dì educazione fisica da 2 a 4 , e la Norvegia si è spinta a 5. In Italia su 27 mila docenti appena 3 mila aderiscono alla Capdi, cioè 1 su 9, un data che evidenzia la scarsa capacità di mobilitazione e di coscienza della gran parte dei docenti di educazione fisica."
docenti e gli educatori che intendono aggiornare o confermare la propria posizione nelle graduatorie permanenti hanno tempo fino al 2 maggio per presentare la domanda. Lo stesso termine vale anche per coloro che si iscrivono per la prima volta, che intendono cambiare provincia o mutare le preferenze per le graduatorie d'istituto. Chi non presenterà domanda, novità di quest'anno, sarà depennato. Il termine del 2 maggio deriva dal fatto che il decreto dirigenziale, che reca le disposizioni per il rinnovo delle graduatorie (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi di martedì scorso), è stato emanato il 31 marzo. E il 1° aprile è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. E a partire da quest'ultima data scattano i 30 giorni utili per la presentazione delle domande, che scadrebbero il 1° maggio. Ma, siccome il termine coincide con un giorno festivo, slitta automaticamente al giorno successivo. Di qui la data del 2 maggio, fissata come ultimo giorno utile per inoltrare le domande ai centri servizi amministrativi. La graduatoria vale 2 anni. A partire da quest'anno le graduatorie avranno valore biennale. E, dunque, i prossimi elenchi resteranno in vigore sia per l'anno scolastico 2005/2006 che per il 2006/2007. Chi non fa la domanda resta fuori. Un'altra novità di quest'anno è rappresentata dal fatto che chi non presenterà la domanda sarà depennato automaticamente dagli elenchi. L'obbligo di presentare l'istanza, pena il depennamento, sussiste anche se l'interessato non ha maturato altri titoli. Nel qual caso, per mantenere il diritto a rimanere inclusi, bisognerà che l'aspirante provveda ad apporre una crocetta sulla lettera P, in calce alla prima pagina del modulo di domanda. Al perfezionamento 2 punti. Per quanto riguarda gli altri punteggi, nessuna novità di rilievo. Salvo una diversa valutazione dei corsi di perfezionamento, che, da quest'anno, daranno titolo all'attribuzione di soli 2 punti in luogo dei 3 previsti fino all'anno scorso. Nessun mutamento, invece, per i master e i corsi di specializzazione che continueranno a valere 3 punti. Èprevisto, inoltre, il divieto di cumulo di più corsi per anno scolastico. Novità nel decreto omnibus. Questi cambiamenti, peraltro, rilevano solo dalla nota di trasmissione del decreto, che riporta le ultime novità contenute nella legge di conversione del decreto omnibus. La tabella allegata al decreto, infatti, riporta esattamente le stesse valutazioni previste per l'anno precedente. Ciò è dovuto, con ogni probabilità, al fatto che la legge di conversione del decreto omnibus è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 1° aprile: un giorno dopo l'emanazione del decreto dirigenziale di riapertura delle graduatorie. E quindi, al 31 marzo, non produceva ancora effetti. Ciò non di meno, trattandosi di un impedimento meramente formale, è ragionevole credere che l'amministrazione scolastica abbia ritenuto di anticipare i tempi, per non mettere a rischio le procedure di reclutamento, che dovrebbero terminare entro la fine di luglio. In ogni caso, le modifiche ormai sono legge e dispiegano effetti cogenti e imperativi. La domanda. Il modulo di domanda, che va presentato al centro servizi amministrativi competente per territorio, è stato rivisitato e semplificato in alcuni punti, con l'apposizione di un cospicuo numero di note esplicative. E per indicare il diritto alla supervalutazione del servizio, nella sezione G sono stati inseriti dei richiami espressi alle tipologie che danno titolo al bonus: montagna, piccole isole e penitenziarie. Il riepilogo dei servizi. In più, a pagina 7, è stato inserito uno spazio per riepilogare i servizi prestati negli anni scolastici 2003/2004 e 2004/2005, in modo tale da evidenziare con esattezza il tipo di servizio e la valutazione spettante. In quest'ultima sezione viene, peraltro, fatta chiarezza definitivamente sulla questione del numero dei mesi di servizio valutabili per anno scolastico: massimo 6. La questione dei 6 mesi. Con il nuovo modulo l'amministrazione ha sgombrato il campo da possibili fraintendimenti: per ogni anno scolastico l'interessato può far valere fino a un massimo di 6 mesi di servizio, sia che si tratti di servizio specifico (prestato nella stessa classe di concorso per la quale si presenta la domanda) sia che tratti di servizio aspecifico (prestato in classe di concorso diversa). Il modulo vale come autocertificazione e la sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione. LE SCADENZE Termini: le domande si presentano al centro sevizi amministrativi dal 2 aprile al 2 maggio. Validità della graduatorie: da quest’anno gli elenchi avranno validità biennale. Il punteggio dì montagna: la supervalutatone resta anche per quest’anno. Il servizio prestato nelle sedi scolastiche collocate al di sopra di 600 metri in paesi considerati di montagna darà titolo al raddoppio del punteggio. Carceri e piccole Isole: la supervalutazione è prevista anche per i servizi prestati nelle scuole penitenziarie e nelle piccole isole." |