Scuole superiori,

covi di potere illegittimo?

Fare luce.

di Aristarco Ammazzacaffè, da ScuolaOggi dell'8/4/2005

 

Ho voluto verificare personalmente. Il rilievo – fatto martedì sera nella trasmissione televisiva “Ballarò” - era pesante. Ero preoccupato.

E così l’indomani mattina, da bravo dirigente, passo in rassegna tutti gli spazi sospetti e sospettabili. Vado nei laboratori, nella biblioteca, nella sala stampa, nel CIC, nelle segreterie, in sala prof., in vicepresidenza, nelle aule speciali. E anche nei covi della 626, cioè gli anfratti tagliafiamme, creati per dare sicurezza alle imprese e scombussolamento per anni alle scuole (diventate in tal modo - risultato difficile, ma centrato - certamente più brutte, più buie e meno governabili. Che è, a pensarci, una bella soddisfazione. Ma questo non c'entra).

Dicevo: passo in rassegna tutti gli spazi. Cercando soprattutto i "segni", gli "indizi". Quelli, ovvio, del "potere parallelo e illegale che la sinistra ha – secondo la denuncia fatta in trasmissione - nella Magistratura, nei Giornali, in TV, nel Consiglio di Stato", ma anche "nelle Scuole Superiori" (addirittura al primo posto, vergogna!). La fonte è di quelle che a dubitarne - come è noto - si rischia grosso: nientemeno che il Presidente del Consiglio in persona, nuovo look "testa fiorita".

Meglio dunque mettersi all'opera. E mercoledì mattina, di buonora, circospetto, giro, mani dietro la schiena. E guardo e rilevo. E trovo. Ma non sempre trovo e quindi sospetto: perché non trovo? E così scopro, nell'ordine:

santini appese ai muri (postazioni ai piani delle bidelle),

volgarità variamente espresse (bagni e covi),

dichiarazioni d'amore di Laura e Sissi per un non meglio identificato Pino; e di Pino per Paola e Gianna non meglio identificate (spogliatoi delle palestre),

l'identikit di un prof. con tratti cerebrali fatti di 2 e 3 (intesi come voti, penso), al posto dei neuroni;

e tante altre cose non meno sospette.

Noto soprattutto, nel corridoio infondo al primo piano, un "Bondi, faccia da Schifani" e, vicino - per simmetria forse - uno "Schifani, faccia da Bondi". Da non credere. Chi l'avrebbe mai detto? E mi domando basito: che significherà mai? Forse che "chi si piglia si somiglia"? E loro si pigliano? E si può? Sono fidanzati? O entrambi sono solo collezionisti di francobolli? (come dicono?). Certamente c'è un che di sibillino che sfugge. (E penso a dove ho messo le pastiglie di Lexotan. Mi prende l'ansia).
Leggo poi addirittura in un altro bagno: "Moratti-Letizia /sei-una-vera-liquirizia". Sgrano gli occhi, pietrificato. E penso: Ma è possibile? Evidentemente sì, ma non mi convinco. Qui si vorrà dire qualcosa se non di “illegale”, almeno di “parallelo”. E cosa? Che " fa salire la pressione"? O "fa scendere il morale"? O "fa' la cosa giusta"? cioè dimettiti? E rivolto a chi? Ah, saperlo! In ogni caso è certamente una provocazione criptica. O un messaggio ottico. Indagare.
Questi i "segni" più eclatanti. Ma sono anche "indizi"? A questo punto, mi prende un guizzo mentale, che mi sento un Castelli quando va in TV (e anche quando non ci va) e cerca pensieri che non si ritrova. Decido: Fotografare tutto e mandare in questura. Non si sa mai. Passi il "potere parallelo". Ma quello "illegale"? Non posso essere complice. Cosa penserebbero le mie sorelle? E Anna? Che mi credono una brava persona.
("Però quanto prima bisognerà anche imbiancare tutto. E' una sconcezza!". Mi distraggo, ma mi riprendo)
E mentre rimugino questi pensieri, rivedo il Nostro Presidente e la sua figura della sera prima a Ballarò.
E mi dico: Però! E' proprio una testa, soprattutto con la nuova fioritura". E infine una domanda che è ricerca ansiosa: "Ma l'uomo? L'uomo - mi chiedo - Ci è o ci fa? O ci fu? (se dio vuole?).
Gesù! Gesù, fate luce.