Via alla riforma delle superiori, ecco cosa cambia.
Sembrano accorciarsi i tempi per
l’avvio della riforma
della scuola secondaria superiore,
l’evento più atteso nel complesso progetto
di revisione del sistema-scuola
iniziato tre anni fa dal governo.
di Osvaldo Pasello da
Il
Resto del Carlino del
21 aprile 2005
Una nota ministeriale di martedì ha confermato
che c’è sostanziale intesa sul progetto di riforma. Nella nuova bozza
di decreto, la terza da gennaio, sono contenute modifiche per tutelare
la peculiarità dei licei classici e scientifici, mentre il futuro
liceo tecnologico dovrebbe accogliere i tanti indirizzi oggi attivati
nei tecnici. Si parla poi di poli tecnologici, da realizzare tramite
appositi accordi, che ospiteranno sia i licei tecnologici-economici
che i corsi di istruzione e formazione professionale.
L’annuncio ministeriale fa crescere l’attesa e la preoccupazione nelle
scuole: proprio oggi una delegazione anche della nostra provincia
partecipa a Roma a una manifestazione nazionale promossa dalla Cgil
contro questa bozza di riforma della scuola secondaria ormai, come si
diceva, in dirittura d’arrivo. Nelle scuole polesane da mesi non si
parla d’altro: in particolare, nel rodigino si temono, anche se il
governo ha garantito da subito che, in prima applicazione, non vi
sarebbero riduzioni d'organico, tagli per 200-300 cattedre. Il
calcolo, semplice, è stato fatto sulla base delle riduzioni d'orario
previste in varie aree disciplinari, e in particolare nelle aree più
specialistiche. A rischio, soprattutto i tecnici e ancora di più i
professionali. A rischio la sopravvivenza stessa di insegnamenti quali
educazione fisica o geografia.
Durissimi i commenti di quasi tutte le sigle sindacali: i confederali
in particolare criticano «la piena assunzione dell'apprendistato nel
sistema formativo e il fatto che diventi credito per la prosecuzione
degli studi superiori e che diventi sostituivo della frequenza dei
corsi di istruzione e formazione professionale»: in sostanza a 15 anni
si può entrare nell'universo dell'apprendistato. Altresì si paventa il
difficile passaggio tra sistema dei licei e sistema professionale una
volta che un ragazzo, fatta la scelta a 14 anni, volesse poi cambiare.
Ma cosa accadrà, da subito, agli studenti? I circa 2000 alunni di
terza media che lo scorso gennaio, in Polesine, si sono iscritti ai
corsi secondari tradizionali non devono far nulla: la loro iscrizione
è confermata e a luglio potranno formalizzarla.
Nei prossimi mesi, e comunque entro l'estate, il decreto di revisione
della secondaria annunciato l'altro giorno detterà i tempi dei
cambiamenti che si avvieranno però solo a partire dall'anno scolastico
2006-2007.
Di sicuro avremo due binari per la secondaria: quello liceale che
indirizzerà all'Università e comprenderà il polo tecnologico e il polo
economico; e il binario professionale che diventa propedeutico al
mondo del lavoro, anche in stretto raccordo con forme di
apprendistato.
Tra le novità dell'ultim'ora: la possibilità, nel liceo linguistico,
di studiare almeno una lingua non comunitaria; il liceo musicale in
continuità con i corsi di indirizzo musicale della scuola media.