Berlusconi bis/1.

Tra continuità e discontinuità.

da Tuttoscuola, del 28 aprile 2005

 

Faticosamente, come riferiscono le cronache politiche, è nato dunque il governo Berlusconi bis (o ter, se si conta anche quello del 1994). Un governo di fine legislatura, con l’UDC all’interno della compagine ministeriale, ma con Giulio Tremonti al posto di Marco Follini in qualità di vicepresidente del Consiglio.

Significa che il "subgoverno AN-UDC", secondo la definizione coniata dal "Riformista", è entrato in crisi, e che si è formato un nuovo asse preferenziale tra Forza Italia e AN? E’ presto per dirlo, e per capire se ci saranno ripercussioni, e quali, sull’azione di governo nei diversi settori, compreso quello della politica scolastica e della ricerca. Quel che è certo, come si evince dai primi commenti dell’UDC all’esito della crisi di governo, è che questo partito non rinuncerà a verificare se e quali elementi della richiesta "discontinuità" caratterizzeranno il programma di questo governo nell’ultimo anno della legislatura.

Da questo punto di vista la rinuncia di Follini all’incarico di vicepresidente del Consiglio sembra costituire essa stessa un elemento di discontinuità rispetto alla solidità e solidarietà del governo, all’insegna, probabilmente, di una più marcata visibilità identitaria dell’UDC. Un problema peraltro, che di qui alle prossime elezioni politiche avranno anche gli altri soggetti politici che sostengono la maggioranza.