Entro il 2 maggio 500mila aspiranti docenti (già
inseriti e nuovi) Il supplente aggiorna il punteggio. Obbligatorio se non si vuole essere cancellati. di Nicola Da Settimo, da Il Sole 24 Ore del 19 aprile 2005.
Scade il 2 maggio il termine per la presentazione della domanda di aggiornamento o nuovo inserimento in graduatoria permanente degli insegnanti abilitati abilitati. La scadenza, che riguarda circa mezzo milione di docenti (si veda «Il Sole-24 ore» del 7 marzo scorso, quest’anno è particolarmente cruciale perché chiedere l’aggiornamento diventa obbligatorio anche se non si hanno nuovi titoli: chi non presenta la domanda verrà cancellato dalla graduatoria, che dal prossimo anno scolastico avrà validità biennale (cioè per gli anni 2005-2006 e 2006-2007). In pratica, chi viene escluso dovrà aspettare fino all’anno scolastico 2007-2008.
Altre novità. A differenza delle scorse tornate, quest’anno gli inserimenti in terza fascia (le prime due sono a esaurimento e sono quindi possibili nuovi inserimenti solo per trasferimento da altra provincia) sono consentiti anche a eventuali aspiranti in possesso di abilitazione conseguita con vecchie sessioni riservate. La previsione consente dì recuperare i docenti abilitati che per le più svariate ragioni avevano omesso in passato di esercitare il loro diritto a essere inseriti.
Inserimenti con riserva. Possono presentare domanda ed essere ammessi con riserva le seguenti categorie di ‘abilitandi’: 1 iscritti all’ultimo anno dei corsi Ssis (ovviamente nel caso che l’esame di Stato si effettui dopo il 2 maggio, altrimenti l’iscrizione è a pieno titolo); 2 laureandi nella sessione estiva di scienze della formazione primaria; 3 abilitandi con i corsi speciali indetti con i decreti ministeriali 21/2005 e 100/2004. Analogamente è ammessa l’iscrizione con riserva negli elenchi per l’insegnamento sul sostegno agli alunni disabili, per coloro che stanno per conseguire la relativa specializzazione. Per il conferimento delle supplenze temporanee dalle graduatone di istituto, si possono indicare fino a un massimo di 30 scuole (o dieci circoli didattici), ma non sarà più possibile modificare successivamente le scuole richieste, in occasione del provvedimento annuale di inserimento in coda delle graduatorie di istituto. Attenzione dunque: gli aspiranti che chiedono l’inserimento con riserva in graduatoria permanente sono quasi sempre già presenti in terza o in seconda fascia delle graduatorie di istituto (cioè quelle, rispettivamente, dei non abilitati o degli abilitati non inseriti in graduatoria permanente). Ma l’inserimento con riserva (fino al suo scioglimento) non consente di essere assunti, per cui se si vuol mantenere inalterata la posizione in terza - seconda fascia di istituto, non si deve assolutamente modificare l’elenco delle scuole in cui si è inseriti, a pena di esclusione fino all’inserimento a pieno titolo (che, a seconda dei casi, potrebbe arrivare anche ad anno scolastico 2005-2006 inoltrato). Le domande. Il modello 1 deve essere presentato sempre, anche solo per chiedere la permanenza in graduatoria permanente in assenza di nuovi titoli (se si è presenti in due province occorre inoltrare due domande di permanenza). Se si hanno nuovi titoli, con il modello 1 si può chiedere l’aggiornamento del punteggio, dichiarando i nuovi titoli conseguiti o titoli già posseduti ma non presentati in precedenza. Si può anche chiedere il trasferimento di provincia e il contemporaneo aggiornamento del punteggio.
Anche se non si hanno nuovi
titoli è sempre necessario riconfermare l’esistenza dell’eventuale
diritto alla riserva di posti (ai sensi della legge 68/99) o alla
preferenza a parità di punteggio, presentando domanda di aggiornamento
(non di permanenza).
I ricorsi. In caso di errori materiali o comunque di punteggio minore di quello atteso è possibile presentare reclamo entro cinque giorni dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie. Una volta pubblicate le graduatorie definitive, pur essendo sempre possibili correzioni “in autotutela”da parte dei Csa, occorre tenere presente che l’amministrazione non ha più alcun obbligo di accogliere istanze o esposti, per cui l’unica strada è quella del ricorso al Tar entro 60 giorni dalla pubblicazione (o al presidente della Repubblica entro 120 giorni). |