Mamma mia!
Stiamo diventando vecchi.
di Mario Di Meglio, dal
SAM Notizie
agosto 2005
Andando in giro per siti, trovo un’ interessante
ricerca fatta dalla UIL, che conferma con cifre, frutto di analisi ben
precise, quello che da qualche tempo ronzava per la mia testa di “over
cinquanta”.
Ragazzi! (molto meno le ragazze naturalmente) Siamo proprio
invecchiati!!
E’ vero che stare vicino ai giovani ci rende un po’ meno arretrati, ma
quando ci si trova davanti ad uno specchio, metaforico o meno, con dei
giovani accanto, la vecchiaia salta fuori e basta.
Di decennio in decennio si passa da insegnante giovane ed inesperto,
ma gradito ai ragazzi, ad insegnante esperto, ma stanco ed a volte
tollerato con fatica da chi vuole tutto nuovo.
Se poi si è maestro (è il mio caso ahimè ) ci si ritrova tra i più
vecchi d’Europa ed in una percentuale da specie in via d’estinzione (5
% di uomini ).
In questa situazione ci si può consolare solo guardando in alto…ma non
tanto, non è l’Altissimo che ci consola (per adesso). Ci soccorre il
ministro dandoci riforme aggrovigliate che ci tengono desta la mente
come quando “fummo” giovani per cercare di capire come lavorare (o
sopravvivere).
Ci soccorre la continua riforma delle pensioni che ci tratterrà per
molto tempo ancora nel mondo dei giovani. Alla fine si deve sperare
solo di riuscire a tirar su bravi ragazzi, per aver voglia di
invecchiare serenamente in buona compagnia.
Naturalmente per il lieto fine servono anche riconoscimenti economici
e possibilità di adeguare continuamente la propria professionalità
senza i soliti sacrifici personali.
Insegnanti anziani, motivati a proseguire nella professione, sono un’
enorme risorsa per il futuro che oggi non viene assolutamente
salvaguardata; decenni di esperienza valgono più di tanti studi
teorici.
Ma sto per scivolare sulla buona teoria, la pratica forse sarà più
televisiva (o mediatica per i raffinati ): tintura per i capelli
bianchi, crema per le rughe e sorriso stampato in ogni circostanza; in
fondo… costa meno.