Contratto, a settembre partono le trattative.

da ItaliaOggi del 9/8//2005

 

Scovati quasi 381 milioni di euro in più per il contratto degli insegnanti. Che si tradurranno in circa 30 euro al mese a testa in busta paga aggiuntivi rispetto ai circa 118 che spettano in media agli insegnanti in base alle risorse stanziate in Finanziaria. I sindacati sono chiamati a fissare i criteri per ripartirli nella trattativa con l'Aran che partirà il prossimo 7 settembre. Dopo 20 mesi di attesa, la direttiva del dicastero della funzione pubblica è arrivata al tavolo di Guido Fantoni, presidente dell'Aran, l'agenzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego, la scorsa settimana (si veda ItaliaOggi del 6 agosto). L'atto di indirizzo per il rinnovo del contratto 2004/05 formalizza le risorse aggiuntive per l'intesa, frutto dei risparmi di spesa conseguiti dal ministro dell'istruzione, Letizia Moratti. Le economie in questione sono state certificate dal ministero del tesoro. Ed è stata l'operazione che ha richiesto più tempo e fatto rinviare più di una volta l'invio della direttiva.

Il dicastero guidato da Domenico Siniscalco ha potuto verificare che nel 2003 sull'organico degli insegnanti è stato conseguito un risparmio di 285,6 milioni di euro, a cui si aggiungo 95,2 mln per il 2004. Complessivamente, dunque, più di 380 milioni. Per gli Ata, ossia il personale ausiliario, tecnico e amministrativo, sono disponibili 33 milioni di euro.


Nessuna certificazione è stata fatta invece per l'anno scolastico 2004/05, pur rientrando nel periodo di vigenza del nuovo contratto. La direttiva non esclude di verificare nei prossimi mesi le economie in questione che potrebbero essere utilizzate, se certificate nel corso delle trattative, già per il 2006.


Stante le disponibilità, è possibile stimare che un docente di scuola media con 15 anni di anzianità avrà a regime un aumento complessivo di circa 150 euro al mese: circa 120, frutto dell'incremento del 5,1%, previsto per tutti i dipendenti pubblici, altri 30 euro imputati ai tagli. Il conguaglio dell'arretrato sarà di circa 380 euro per il 2004, circa 800 per il 2005. Arriveranno, presumibilmente, con la busta paga di gennaio. La direttiva, firmata dal ministro della funzione pubblica, Mario Baccini, prevede inoltre che una quota dell'incremento complessivo, non inferiore allo 0,5%, dovrà essere destinata
alla contrattazione integrativa per l'incentivazione della produttività dei dipendenti al fine di valorizzare la qualità delle prestazione e del merito. Una precisazione mediata dall'accordo del 27 maggio che però crea qualche problema soprattutto nella scuola, dove mancano meccanismi per il riconoscimento del merito e della qualità del lavoro.