Cala la richiesta
di insegnamento della religione cattolica?
Il Miur smentisce la notizia.
da
Tuttoscuola
dell'11/8/2005
Botta e risposta tra il quotidiano "La
Repubblica" e il Miur sul presunto calo di studenti che si avvalgono
dell’insegnamento della religione cattolica.
Il giornale, in coincidenza con la partenza per Colonia dei papaboys,
ha riportato in modo dettagliato dati sull’insegnamento della
religione cattolica, desunti dalle rilevazioni integrative che il Miur
raccoglie ogni anno per completare gli indicatori generali del sistema
scolastico.
Dai dati pubblicati risulta una sensibile diminuzione delle richieste
di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, soprattutto
tra gli studenti degli istituti superiori.
Il fenomeno era già stato rilevato lo scorso anno in alcune aree del
Paese (soprattutto al Nord), ma ha trovato una significativa conferma
nei dati pubblicati dal quotidiano, destando interesse e reazioni di
vario tipo.
Il Miur però si è affrettato a smentire la notizia, precisando in un
comunicato stampa, che non ha diffuso alcun dato relativo agli
studenti che si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica.
Ha comunicato che "è invece in fase di iniziale elaborazione un
monitoraggio integrativo riguardante, oltre che le opzioni relative
all'insegnamento della religione cattolica, molteplici tipologie di
allievi, dai disabili ai nomadi agli alunni in formazione
professionale". I dati di questo monitoraggio saranno resi noti nella
consueta conferenza stampa del ministro per il nuovo anno scolastico
il 6 settembre prossimo.
Sui dati pubblicati la nota del Miur ha aggiunto che "non possono in
alcun modo essere veritieri i dati diffusi oggi da un organo di stampa
che, assumendosene la responsabilità, ha utilizzato rilevamenti
parziali e protetti, non ancora elaborati statisticamente."
Su quest’ultima affermazione, la probabile reazione del quotidiano
potrebbe aprire una guerra di religione sull’insegnamento della
religione.