Germania.

La scuola democratica:

gli studenti decidono orari e materie.

A Lipsia apre la seconda Sudbury Schule della Germania:
a lezione si va quando si vuole.
Le autorità: illegale, potremmo mandare la polizia a chiuderla

di Paolo Valentino da Il Corriere della Sera del 27/8/2005

 

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO - Tom Sawyer ne sarebbe stato entusiasta. E’ il sogno proibito di ogni scolaro. Le lezioni si svolgono soltanto quando uno vuole. Le materie di studio sono unicamente di sua scelta. Gli insegnanti si chiamano colleghi e, quando non soddisfano la classe, possono essere sostituiti. A Lipsia, da ieri, il sogno è diventato realtà per 35 ragazzi fra i 6 e i 12 anni. Ma l’apertura della Sudbury Schule Halle-Leipzig, ispirata al modello della Sudbury Valley School di Framingham, nel Massachusetts, annuncia un conflitto di fuoco fra gli iniziatori del progetto e le autorità scolastiche del Land della Sassonia, decise a dichiarare illegale l’esperimento e a intervenire con tutti i mezzi a disposizione per impedirlo.

La fondazione della scuola è stata annunciata all’inizio di agosto a Berlino, nel corso della riunione annuale dell’Idec, Conferenza internazionale per l’educazione democratica, che coordina una quarantina di istituti del genere sparsi in tutto il mondo. Quella di Lipsia è la seconda Sudbury Schule aperta in Germania, dopo l’iniziativa di Überlingen, sul Lago di Costanza, da tempo in guerra con le autorità che l’hanno messa fuori legge, costringendola a rinunciare a definirsi scuola, oltre a infliggere pesantissime multe ai genitori che vi mandano i figli.

Uwe Hartung, 44 anni, insegnante e padre di una quindicenne che frequenta un’altra celebre scuola democratica, la Summerhill School in Inghilterra, è uno dei fondatori della Sudbury Schule di Lipsia. «Le scuole dovrebbero funzionare come la società», spiega. Potere paritetico di co-decisione per i ragazzi e gli insegnanti nello stabilimento delle regole, piena libertà di organizzarsi il piano e l’orario di studio. Sull’osservanza delle decisioni prese dall’assemblea comune vigila una specie di tribunale della scuola, dove sono rappresentati adulti e ragazzi. «Noi non abbiamo nulla contro la fissazione di obiettivi e standard didattici - spiega -, ma il modo di arrivarci deve variare a seconda dei casi. Ci sono bambini che imparano tardi a leggere, ma a 15 anni nessuno nota più la differenza».

L’argomentazione non convince i funzionari del Land. Tanta libertà nell’istruzione dell’obbligo, sostengono, è anticostituzionale. «In fondo - dice Gerd Kusserow, numero due dell’Ufficio regionale dell’Istruzione - lo Stato ha un obbligo preciso di istruire ed educare. E non è possibile che uno studente possa decidere da solo se farlo o meno». Lo scontro sarà inevitabile, sul modello di quanto sta avvenendo a Überlingen, dove nel frattempo i giuristi del ministero regionale dell’Educazione studiano nuove azioni nella guerra alla locale Sudbury Schule, meglio conosciuta come «Katzenhäusle», casetta dei gatti. La mossa estrema sarebbe quella di mandare la polizia, per trasportare a forza i bambini in una scuola statale, ma finora le autorità hanno evitato una soluzione così traumatica. Intanto, hanno chiesto a Mathias e Karen Kern, i due fondatori della scuola, un impegno formale a rispettare gli standard educativi del Baden-Württemberg, cioè a dire che determinati obiettivi d’apprendimento vengano conseguiti entro precise scadenze temporali.

Secondo Uwe Hartung, l’esperienza di Summerhill dice che soltanto uno su 40 degli studenti del progetto inglese lascia l’istituto senza aver raggiunto il livello di preparazione necessaria per andare alla scuola superiore. Ma il vero problema, ribattono gli esperti della Sassonia, è che non esiste fin qui alcuno studio scientifico sui rischi e le opportunità delle cosiddette «scuole democratiche». Una possibilità di dialogo, secondo Kusserow, potrebbe aprirsi se il Land accettasse la nuova Sudbury Schule come progetto pilota, per poi valutarne i risultati. Ma questa, precisa, «è una decisione politica». Nel frattempo, Uwe Hartung ha già assunto un avvocato.