27.000 insegnanti e 8 istituti su 100 chiusi in
10 anni
Studenti di nuovo in aumento dopo l'allungamento dell'obbligo.
Il paradosso della riforma Moratti
più alunni, meno scuole e docenti.
da
la Repubblica del
7 agosto 2005
ROMA - Ventisettemila insegnanti in meno e otto
istituti scolastici su 100 chiusi negli ultimi dieci anni. La scuola
pubblica italiana è in contrazione, conseguenza del calo demografico,
ma anche di interventi di politica finanziaria. Emerge dall'indagine
condotta dalla direzione generale per i sistemi informativi del
ministero dell'Istruzione.
Nel 2004-5, i docenti in servizio, con contratto a tempo indeterminato
e determinato annuale, erano 732.179, 7.000 in meno rispetto all'anno
precedente. Il rapporto alunni-insegnanti è pari a 9,3 studenti per
docente. In netto calo i professori impiegati nella scuola secondaria
di primo grado (-28 mila rispetto al 1996/97) e di secondo grado (-7
mila), mentre in quella primaria l'aumento è di mille unità. Aumento
più significativo, quello osservato nella scuola dell'infanzia, con
quasi 7 mila docenti in più rispetto a dieci anni fa, mentre gli
insegnanti di sostegno, dal 1997/98, crescono del 41,3%.
Nell'anno scolastico concluso 7,6 milioni di alunni hanno frequentato
le scuole statali, dove lavorano circa 1,1 milioni di dipendenti tra
docenti e no. L'intero sistema è costituito da quasi 42mila punti di
erogazione del servizio (plessi, scuole, istituti, sedi e sezioni
distaccate), oltre 3.600 in meno (-8%) rispetto al 1995/96.
In dieci anni, la scuola statale dell'infanzia ha avuto una riduzione
dell'1,5 per cento dei punti di erogazione del servizio: il costante
aumento degli iscritti (+10 per cento) ha comportato l'apertura di
nuove sezioni e la maggiore concentrazione dei bambini. Nella scuola
primaria, sono stati chiusi più di 2.000 plessi scolastici e in quella
secondaria di primo grado (le "medie") il 15 per cento delle sedi
attive dieci anni fa oggi non esiste più. Grazie all'innalzamento
dell'obbligo scolastico, invece, gli istituti secondari di secondo
grado hanno "retto", 49 in meno rispetto al 1995/96.
Il numero degli alunni nell'ultimo anno scolastico risulta aumentato
di circa 6.700 unità rispetto al precedente (+0,1%), ma dieci anni fa
gli studenti erano 43.632 in più. All'epoca, la tendenza era al
ribasso: l'applicazione del nuovo obbligo l'ha invertita.
Se la scuola dell'infanzia ha mantenuto costante l'incremento di
iscrizioni (+10% rispetto a dieci anni fa), la primaria, dal
1999/2000, ha conosciuto un sensibile calo, sino all'anticipo di
iscrizione alla prima classe stabilito con la riforma Moratti.
Nell'anno appena chiuso, gli alunni delle elementari sono stati oltre
2,5 milioni, 1,2% in meno rispetto al decennio scorso.
La maggiore flessione di iscritti si è avuta nella scuola secondaria
di primo grado (-6% in dieci anni), mentre in quella di secondo grado
il numero di studenti è tornato ai livelli del 1995. Il saldo negativo
riguarda soprattutto gli istituti tecnici (-6%); nei licei, gli
iscritti sono aumentati del 4,5%. In crescita, infine, il numero di
alunni disabili, oltre 156 mila nel 2004/2005, più 45% rispetto al
1995/1996.