Indagine ItaliaOggi:
Prof italiani sempre più vecchi.
da
ItaliaOggi del
30/8/2005
Anche l'anno scolastico 2005/2006, che inizia
ufficialmente dopodomani, si apre nel segno di un corpo docente la cui
età anagrafica media continua a essere tra le più alte d'Europa, circa
50 anni, e che è costituito da una maggioranza di donne. A un anno di
distanza dall'ultima indagine eseguita da ItaliaOggi, in
collaborazione con l'ufficio studi della Uil scuola, sull'età
anagrafica e sulla composizione del corpo insegnante che presta
servizio nelle scuole statali di ogni ordine e grado con contratto a
tempo indeterminato, la nuova ricerca dice che la situazione
dell'istruzione, almeno dal punto di vista statistico, non è cambiata.
Con riferimento all'anzianità anagrafica dei docenti è possibile
rilevare un'inversione di tendenza di pochi decimali rispetto all'anno
precedente limitatamente al numero dei docenti over 50. Il numero dei
docenti over 50 in servizio dal 1° settembre 2005 dovrebbe essere di
quasi 347 mila unità, quasi la metà dei circa 680 mila prof di ruolo.
Mentre gli insegnanti della scuola dell'infanzia passano dal 41,5 al
41,8%, quelli della scuola elementare calano dal 41,2% al 40%, quelli
della scuola media dal 62,1 al 60,8%.
I docenti della scuola superiore sono il 50,5% rispetto al 50,2% dello
scorso anno. A ridurre la percentuale di over 50 in servizio ha
contribuito certamente il maggior numero di cessazioni dal servizio
con decorrenza 1° settembre 2005. Un aumento di cessazioni che
presumibilmente si registrerà anche nei prossimi due anni, un arco di
tempo utile per decidere di andare in pensione senza incappare nella
riforma Maroni, che, come è noto, dovrebbe partire dal 1° gennaio
2008.
Sempre altissima, invece, rispetto a quella maschile, resta la
presenza del personale femminile, che da settembre presterà servizio
nelle scuole di ogni ordine e grado. Nella scuola dell'infanzia esso
rappresenta sempre il 99% di quello in servizio con contratto a tempo
indeterminato; nella scuola elementare si è passati invece dal 95%
dello scorso anno al 97%; nella scuola media dall'80 all'85% e nella
scuola superiore dal 60 al 65%.
Tra le cause che hanno incrementato in percentuale la presenza
femminile rispetto a quella maschile, quella che sembra avere
maggiormente inciso è connessa alla recente immissione in ruolo di 35
mila docenti.
La maggior parte di questi è costituita infatti da personale femminile
peraltro non più giovanissimo, trattandosi di docenti con alle spalle
diversi anni di servizio prestato con contratti a tempo determinato