CL e Riforma Moratti,
dopo gli applausi le critiche.
da
Tuttoscuola
del 25/8/2005
"Stanno preparando una scuola che forse è
peggiore di quella che lasciamo". Sono le parole che ha usato Giorgio
Pontiggia della Fondazione Sacro Cuore al Meeting di Rimini a
proposito dei decreti attuativi della riforma Moratti, in particolare
quelli sul secondo ciclo e sulla formazione degli insegnanti.
Parole che hanno fatto subito rumore, perché pronunciate da uno degli
esponenti più autorevoli del mondo scolastico che fa capo a Comunione
e Liberazione in un palcoscenico che aveva tributato negli ultimi anni
sostegno e approvazione al ministro dell’istruzione Letizia Moratti e
alla sua riforma.
Un’interpretazione forzata? Tutt’altro: le parole di Pontiggia sono
poi state nel corso dello stesso incontro sostanzialmente ribadite –
pur con toni meno accesi, forse anche per la presenza in sala in prima
fila del sottosegretario al Miur Valentina Aprea – da Franco Nembrini,
presidente della Compagnia delle Opere educative (COE) e moderatore
del dibattito.
Nembrini ha parlato – citiamo dal comunicato stampa del Meeting – di
"auspicio che la nuova riforma della scuola non si distacchi nel corso
dell’iter dei decreti di attuazione, dagli obiettivi originali".
Proprio da Rimini parte un’altra critica alla politica scolastica di
questa legislatura, rivolta alla mancata attuazione degli impegni
elettorali sulla parità scolastica. In particolare una serie di
associazioni che rappresentano ampia parte del mondo della scuola non
statale (Agesc, Fidae, COE, etc), ma anche singoli autorevoli
esponenti del mondo della cultura, presentano un "appello di fine
legislatura" in cui chiedono di realizzare prima delle elezioni almeno
alcuni interventi (a partire da quelli di sostegno finanziario) a
favore delle scuole non statali.