Abrogare o riformare?

Il dibattito riprende.

Il Comitato fiorentino del Tavolo "Fermiamo la Moratti" propone che il prossimo Governo abroghi subito la legge n. 53; il movimento milanese di ReteScuole lancia l'idea di una proposta di legge di iniziativa popolare; ma Cgil, Cidi e DS si mostrano piuttosto tiepidi.

di R.P. da La Tecnica della Scuola del 23/8/2005

 

Abrogare o riformare ?

In attesa che il dibattito sul destino della legge n. 53 riprenda nelle scuole, nei convegni, nelle sedi sindacali e in quelle dei partiti dell’opposizione il Comitato per la scuola della Repubblica coordinato da Corrado Mauceri decide di riaprire la discussione chiarendo i rapporti fra la propria proposta e quella di Retescuole di Milano.
Il Comitato di Mauceri al quale fa riferimento soprattutto il movimento fiorentino e toscano fin dal giugno scorso aveva messo in circolazione una proposta di legge abrogativa della riforma Moratti.

"Nonostante tale proposta fosse la traduzione concreta della parola d'ordine con cui in questi ultimi anni si è sviluppata nel mondo della scuola una vasta mobilitazione - osserva ora Mauceri - non appena l'abbiamo formalizzato in termini concreti ed inequivocabili, si sono manifestati da più parti dubbi e perplessità".

 

Dubbi che il nostro sito aveva fin da subito raccolto e che provenivano proprio da componenti decisive del fronte anti-morattiano: Panini (Cgil-Flc), Alba Sasso e Andrea Ranieri (DS) oltre a Domenico Chiesa (Cidi) si erano mostrati molto tiepidi sull’idea di Mauceri.

Poche settimane dopo il movimento milanese che fa capo a ReteScuole presentava una vera e propria proposta di legge di iniziativa popolare, complessa e articolata che, per essere messa in discussione in Parlamento (ammesso che raccolga le 50mila firme necessarie) richiede tempi lunghi, anzi forse lunghissimi.

Ora il Comitato fiorentino chiarisce ogni equivoco e sottolinea che "sulla contestualità della proposta di abrogazione e della proposta alternativa siamo d'accordo".

Ma il nodo della questione è un altro e il Comitato ne è ben consapevole: "poichè è impossibile che la proposta alternativa possa diventare legge nei primi "cento giorni " della prossima legislatura, riteniamo che sia necessario che l'abrogazione delle leggi Moratti sia approvata subito".

A questo punto, spiega Mauceri, "si tratta di scegliere se, ferma restando la contestuale proposta alternativa alla riforma Moratti, vogliamo tenere ferma la proposta dell'immediata abrogazione delle leggi Moratti con il temporaneo ripristino della normativa del T.U. del 1994 oppure se, mentre ci impegniamo per la proposta alternativa, nel contempo applichiamo le leggi Moratti con tutti gli effetti devastanti che producono".

Nel dare la notizia dei dubbi e delle perplessità sollevate dalla proposta del Comitato fiorentino, eravamo stati facili profeti nel sostenere che i nodi sarebbero arrivati al pettine in poco tempo.

Ma la realtà si sta rivelando anche più complessa: il Tavolo "Fermiamo la Moratti" ha molte anime, troppe; ed il contrasto fra l’ipotesi fiorentina e quella milanese potrebbe essere un segnale di un suo progressivo dissolvimento.

Ad ogni modo il Comitato dà appuntamento a tutti per il prossimo 10 settembre: l'incontro si terrà a Firenze e sarà una occasione importante per capire meglio come potrà evolvere la situazione.