La funzione tutor va applicata

 

  dalla rassegna stampa della CGIL Scuola del 15/9/2004.

 

La funzione del tutor è prevista per legge e quindi va applicata. Lo ha ribadito, in un' intervista a Radio Anch'io, il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, secondo la quale questa funzione colma alcune grosse lacune della scuola italiana.

Il ministro ha quindi sottolineato le caratteristiche di questa nuova figura professionale. ''Una delle principali - ha spiegato - è quella di orientare le scelte degli studenti accompagnando il loro processo di crescita, vedendo ciascuno studente come una persona e superando quella frammentazione di responsabilità dovuta alle discipline. Un altro aspetto importante - ha aggiunto il ministro - è il rapporto con le famiglie. Pensiamo a una scuola con una partecipazione più attiva dei genitori (ci confortano i dati delle indagini Ocse secondo i quali in tutti i paesi con i migliori risultati scolastici esiste un forte coinvolgimento delle famiglie). Altra funzione importante del Tutor - ha aggiunto ancora il ministro - è il coordinamento dell'equipe dei docenti, senza alcuna gerarchizzazione. Infine - ha concluso - spetta al tutor tenere i rapporti con il territorio: pensiamo alla scuola che valorizzi non solo il percorso scolastico ma gli apprendimenti che i giovani possono ricevere attraverso la partecipazione a iniziative avviate anche da realtà produttive, culturali, sociali dei territori. Insomma, una scuola che arricchisce l'offerta formativa".

Elencando quindi le varie novità introdotte dalla riforma degli ordinamenti didattici (inglese generalizzato, seconda lingua comunitaria dalla prima media, anticipo scolastico, nuovi programmi, personalizzazione dei percorsi tutor) il ministro ha ribadito la filosofia di fondo che l'ha ispirata: "Passare dalla scuola dei programmi dirigista a una scuola degli apprendimenti che valorizza la centralitàdello studente".