Sostegno alla svolta finale.

di A. Citro da Meridiano scuola del 13 settembre 2004

 

Almeno nei numeri la vicenda che ha coinvolto gli insegnanti di sostegno della provincia cosentina dovrebbe essere giunta al capolinea.

Venerdi mattina si è svolto l’ennesimo incontro tra il provveditore, i docenti di sostegno e il rappresentante cgil-scuola provinciale, dal quale è scaturito un recupero di circa il 40% ( 37 su 91) del numero di cattedre inizialmente tagliate ed al quale, a questo punto, il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Panetta, dovrebbe dare l'o.k. in tempi rapidi per consentire il regolare svolgimento delle convocazioni fissate per mercoledì 15 – 09 – 2005.

Si giungerebbe così alla fase di scelta per il sostegno con 34 cattedre in meno rispetto allo scorso anno.

Onestamente si sperava in un numero maggiore di disponibilità date le reali esigenze presenti nelle Scuole della provincia, comunque accettiamo l’idea che ogni ora in più deliberata rappresenta un sostanziale aiuto a favore dell’intero gruppo classe.

L'incontro si è svolto serenamente ed in maniera collaborativa da tutte le parti in causa, rimarcando come la situazione dell' handicap sia un tasto delicatissimo che meriterebbe di essere affrontato senza l’assillo delle scadenze per il rinnovo degli incarichi.

Da parte del provveditore è stata riconosciuta la sensibilità e la professionalità che la figura dell' insegnante di sostegno ha assunto negli ultimi anni, parametri che purtroppo vengono erosi clamorosamente dalla filosofia ragioneristica che l'attuale ministro dell'istruzione benedice in ogni suo atto.

Dal loro canto gli insegnanti hanno fatto rilevare come i numeri riguardanti il rapporto alunni presenti – ore di disponibilità sul sostegno nella provincia di Cosenza sia in proporzione nettamente inferiore rispetto a quello delle altre province calabresi dove i cosidetti "tagli" non sarebbero allarmanti, rilevando dunque una sorta di politica "punitiva" nei confronti della nostra provincia che invece, essendo la più consistente come popolazione scolastica, avrebbe dovuto essere maggiormente tutelata.

E' stata inoltre lanciata l'idea di attivare un osservatorio provinciale scolastico sull'handicap con il quale monitorare tutti gli "spostamenti" di grado degli alunni diversamente abili e rendere così molto più trasparente e identificabile il percorso, i bisogni, le risorse e gli obiettivi di ognuno di loro.

Tutto questo grazie anche all'aiuto delle associazioni per l'integrazione scolastica e quelle dei genitori dei ragazzi diversamente abili che nei prossimi giorni renderanno pubblica una lettera-appello.

Unica nota stonata la latitanza dell'amministrazione comunale di Cosenza che, pur essendo stata messa al corrente della situazione e pur avendo all'interno di essa un assessorato specifico per i problemi dei disabili ha ritenuto opportuno non occuparsi del problema.

 

Alessandro Citro

in rappresentanza dei docenti di sostegno
della provincia di Cosenza