INTERVISTA

L´allarme del super-consulente .

"Ma tra 50 anni gli insegnanti spariranno"

di C. m. c. da la Repubblica del 27 Settembre 2004

 

BOLOGNA - Norberto Bottani ha lavorato venti anni all´O. C. S. E., è stato consulente super partes per Berlinguer e per la Moratti. Per il Mulino ha pubblicato "Insegnanti al timone?". Ora dirige un centro studi a Ginevra, si occupa di sistemi scolastici e di numeri. Perché la questione per lui è tutta nei numeri.

Perché una questione di numeri e basta?

«L´insegnamento non è una vocazione, è un mestiere. Nell´Europa a 25 ci sono 7 milioni di docenti: pensare che ognuno di loro sia una personalità carismatica o che sia colto, equilibrato e dedito, è pura utopia».

Un giudizio molto perentorio, che lascia poche illusioni. E come sarà allora l´insegnante del futuro?

«Nel 2050 l´insegnante, così come lo conosciamo oggi, sarà estinto. Al suo posto ci saranno probabilmente gruppi di animatori culturali o psicoterapeuti. I luoghi che chiameremo scuole saranno, nel migliore dei casi, centri comunitari del sapere o centri culturali diurni».

Prospettiva curiosa, che fa riflettere. Eppure anche il docente del futuro dovrà pur possedere qualche qualità umana e professionale.

«Sono molto pessimista. Per far funzionare una massa di persone bisogna che queste siano ubbidienti, che siano seguite e che ricevano direttive chiare. Oggi non esistono più valori condivisi, ma saperi trasversali: dunque conterà solo la capacità di comunicare, e di collaborare insieme. L´insegnante come guida, come l´abbiamo inteso per secoli, si può dire, sarà solo un fantasma del passato».