PROPOSTA:
LEGGE PER I PRECARI STORICI ESPULSI DALLA SCUOLA .
di Michele Borrielli (un insegnante precario
storico)
da Retescuole di Milano, 8/9/2004
Sono un insegnante precario della provincia di
Milano; Vi scrivo per segnalarVi che quanto sotto riportato, da me
pubblicato nel forum di un'assocazione di insegnanti precari, ha avuto
oltre 3500 letture, il massimo di quanto risulta per l'ultimo anno e
forse il massimo in assoluto per questo forum.
Sottolineerei inoltre che la proposta è stata pubblicata nel numero di
settembre 2004 de LA TECNICA DELLA SCUOLA.
Il tema è il seguente:
tra pochi giorni in tutta Italia saranno migliaia i precari espulsi
dalla scuola e nessuno se ne accorgerà tranne loro stessi, che magari
attribuiranno questa espulsione ai punti gettandosi sulla strada
infinita dei ricorsi; serve oggi ed in contemporanea con le altre, una
proposta forte, che faccia sapere che non "il problema dei precari",
ma "il problema dell'espulsione programmata dalla scuola dei precari"
ESISTE e si tradurrà nella disoccupazione senza ritorno per i precari
storici ultraquarantenni...
e non ci si può accontentare di una scarsissima indennità di
disoccupazione per qualche mese per chi resta senza lavoro: lo Stato
ha il dovere morale di fare molto di più, semplicemente per GIUSTIZIA,
dopo oltre un decennio che siamo stati tenuti in una condizione di
precariato che non ha eguali in nessun altro settore pubblico o
privato (un privato sarebbe stato COSTRETTO ad assumerci dal giudice
del lavoro, nelle stesse condizioni), nella quale, pur garantendo il
servizio tra mille difficoltà, per anni(se non erro fino al 2000)
quando venivamo annualmente licenziati non abbiamo percepito nemmeno
la liquidazione ; con l'aggiunta che, a differenza dei colleghi di
religione, nemmeno l'anzianità ci viene data: sempre al minimo dello
stipendio e, anche se lavoriamo su spezzoni, obbligo di nessun altro
rapporto di lavoro dipendente pubblico o privato! Quindi nesuna
esperienza nè formazione professionale alternativa! Siamo o non siamo
in condizioni differenti dall'idraulico specializzato che dopo tre
mesi ha ritrovato un lavoro magari anche meglio retribuito?
Di seguito la proposta:
PER TUTTI I PARLAMENTARI, TUTTI I SINDACATI E TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI
INSEGNANTI PRECARI
premesso che non sono un esperto di diritto, riporto di seguito una
proposta di testo normativo, ottenuta modificando una proposta tratta
dalla piattaforma rivendicativa regionale delle associazioni di
insegnanti precari della Sardegna, che tuttora le associazioni di
precari della sardegna portano avanti nei loro confronti con la
Regione Sardegna, sulla quale lavorai con i colleghi precari
dell'isola (che formulo come POSSIBILE PROPOSTA DA FAR PROPRIA DA
PARTE DI PARLAMENTARI DI TUTTI I PARTITI, TUTTI I SINDACATI E TUTTE LE
ASSOCIAZIONI DI INSEGNANTI PRECARI. A proposito di unitarietà sulle
cose che contano).
La costituzione (articolo 97) prevede che per poter far parte di
pubbliche amministrazioni l'unica modalità di assunzione è il concorso
pubblico, aperto a tutti.
Nella normativa ci sono molti esempi di concorsi pubblici per titoli,
ad esempio la normativa sulla quale si basa l'assunzione degli ATA
DELLA SCUOLA è un concorso pubblico per titoli di servizio; anche la
graduatoria permanente per l'immissione in ruolo per il 50% dei posti
dei docenti è un concorso PUBBLICO per titoli (ed infatti i docenti di
ruolo non possono esserne esclusi).
La mia proposta
La mia proposta di legge ad hoc per i precari storici potrebbe essere
la seguente:
Vista la gravissima situazione occupazionale nel settore della scuola;
- Considerato che gli insegnanti precari, espulsi di fatto dal mondo
della scuola, non troverebbero alternative occupazionali, soprattutto
se "storici", cioè con un'età relativamente elevata e con nessuna
formazione professionale alternativa;
- Tenendo conto invece dell'esperienza professionale specifica
maturata in molti anni nel campo dell'istruzione, della formazione e
delle interazioni con il mondo giovanile
SI CHIEDE
Che sia approvata con urgenza una LEGGE , collegata alla finanziaria
con una adeguata e cospicua copertura delle spese, con la quale
vengano banditi concorsi pubblici per soli titoli di servizio nella
Scuola, per l'assunzione da parte di pubbliche amministrazioni locali
(regioni, Enti Regionali, province, comuni, ecc.) degli insegnanti in
possesso dei seguenti requisiti di ammissione:
- almeno 360 giorni di servizio di insegnamento ni servizio di
insegnamento nella Scuola,
- l'abilitazione all'insegnamento in qualunque disciplina,
e con diritto di priorità per chi si trovi:
- nello status titolare di rapporto di lavoro a tempo DETERMINATO o di
disoccupato;
Tali assunzioni potrebbero ad esempio effettuarsi:
- negli ambiti degli assessorati dell'istruzione, del lavoro e
Formazione professionale, della cultura, dei servizi sociali, per
quanto riguarda la condizione minorile e, nel caso di specializzati
nel sostegno, dei portatori di handicap,
e, a seconda dei titoli di studio in possesso degli insegnanti:
- in campo ambientale, sanitario, biblioteche, ludoteche, strutture
musicali, sportive, musei, siti archeologici, uffici tecnici,
finanziari, tributari, legali, enti ed aziende regionali, etc., previa
eventuale formazione professionale mediante corso di Formazione e
riconversione.
Tali assunzioni sarebbero da effettuarsi in ogni caso sulla base di
graduatorie (di concorso per soli titoli) a doppia fascia, la
graduatoria di prima fascia, con diritto di priorità, costituita dagli
aventi tale diritto di cui sopra (status titolare di rapporto di
lavoro a tempo DETERMINATO o di disoccupato); graduatorie aventi
validità decennale, ma con depennamento in caso di rinuncia, e che
tengano conto, all'interno della fascia considerata, per l'ordine di
assunzione, esclusivamente degli anni di servizio di insegnamento
prestati nella Scuola.
P.S: ulteriore eventuale aggiunta:
lo Stato potrebbe finalizzare dei trasferimenti AGLI ENTI LOCALI E/O
ALTRE AMMINISTRAZIONI E/O ALTRI ENTI alla riconversione degli
insegnanti precari storici secondo le modalità previste dalla
proposta, magari prevedendo oltre allo stanziamento di fondi ad hoc
sostitutivi di altri fondi inutili (ad esempio gli inutilissimi mega
progetti contro la dispersione scolastica ed altri simili) anche degli
incentivi, e/o facendo riferimento a fondi europei o progetti
comunitari ad esempio per la parte della formazione propedeutica ad un
reinserimento lavorativo certo e non aleatorio