Moratti:

nessun taglio ai fondi per l’istruzione

 di Alessandra Ricciardi  da ItaliaOggi del 17 settembre 2004

 

Nessun taglio ai finanziamenti per l’istruzione. È la richiesta che il ministro dell’istruzione, Letizia Moratti, avanzerà al collega dell’economia, Domenico Siniscalco, nel giro di confronti che è stato avviato dal governo per la definizione della prossima manovra finanziaria. Siniscalco incontrerà oggi il ministro delle attività produttive, Antonio Marzano. Per ieri era stato annunciato invece il colloquio con la Moratti, poi slittato. Ma i temi, in particolare il tetto del 2% che Siniscalco intende imporre alla crescita della spesa corrente dei dicasteri, restano tutti sul tappeto.

La Moratti aveva annunciato nelle scorse settimane di aver ricevuto assicurazioni da presidente de consiglio, Silvio Berlusconi, «che non ci saranno tagli al budget del Miur. Il ministero dell’istruzione è uno dei dicasteri messi sotto torchio dal precedente ministro dell’economia, Giulio Tremonti, il quale aveva imposto una stretta al personale, che, con il suo milione di dipendenti, è il più corposo, e dunque il più costoso, nello stato. E non è da escludere che la prossima legge di bilancio renda ancora più restrittivo il blocco del turnover imposto in tutta la pubblica amministrazione. La riduzione degli organici non sarebbe avvenuta nella misura stimata, soprattutto nell’istruzione. La divergenza tra risparmi attesi e quelli realizzati potrebbe essere invece pretesa. Con la conseguenza che le assunzioni di 15 mila unità (12.500 per i docenti e 2.500 per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo) realizzate quest’anno potrebbero essere le ultime per un bel po’ di tempo. La responsabile del dicastero di viale Trastevere ha più volte sottolineato la necessità di ricalibrare gli investimenti, in particolare per far fronte alle necessità derivanti dalla riforma della scuola. Ci sono alcuni tronconi della legge n. 53/2003 che sono in bilico proprio a causa della carenza delle risorse.

L’introduzione di figure apposite per seguire i bambini iscritti in anticipo nelle scuole materne, per esempio, bloccata dal tavolo contrattuale Aran/sindacati, a causa dell’assenza dì finanziamenti ad hoc. E poi la vicenda del tutor alle elementari e alle medie: i finanziamenti per il 2005 dipendono dall’approvazione della legge dì assestamento di bilancio. Per non parlare della ricerca, che necessita di risorse fresche, e delle università, che battono cassa per riequilibrare i propri bilanci.