scuola.

Affollata assemblea sindacale

«I toni intimidatori» del ministro Moratti

 

 di v. t. da La Sicilia del 28/9/2004

 

I dirigenti scolastici non hanno bisogno di sollecitazioni, pressioni o intimidazioni per applicare tutte le normative dello Stato: a cominciare da quelle di rango primario, come la Costituzione, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e il decreto sull'autonomia scolastica della legge Moratti. E' questo il senso del messaggio unitario lanciato da Cigil, Cisl e Uil Scuola, nel corso di un'affollata assemblea sindacale, a cui hanno partecipato i dirigenti scolastici della provincia di Siracusa, indetta congiuntamente dalle tre organizzazioni confederali, ieri nei locali del sesto istituto comprensivo di Siracusa. Tant'è all'ordine del giorno compariva lo stato di attuazione della Legge Moratti e la figura del tutor.

«Il contenuto intimidatorio e il tono minaccioso della nota ministeriale riservata con cui si ribadisce "che la legge c'e e bisogna rispettarla" - hanno dichiarato, in una nota, i segretari generali, Roberto Alosi, Marco Vero e Alfonso Gueffa - vanno stigmatizzati e respinti con forza. L'infondatezza giuridico-istituzionale degli interventi ministeriali e regionali, lesivi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, irrispettosi del generale quadro normativo, che disciplina nel suo contesto la vita e le attività della scuola, e incuranti delle prerogative contrattuali, tradiscono una implicita confessione della vastità del dissenso nei confronti del provvedimento Moratti, a partire dalla figura del tutor, ed è una esplicita ammissione dell'impotenza di questo Ministero a confrontarsi serenamente con gli insegnanti. Sulla figuar del tutor e sugli effetti di ricaduta dei provvedimenti morattiani è ancora in corso la trattativa aperta all'Aran, il 30 agosto. Va da sé che con una trattativa in corso è quanto meno improprio deliberare unilateralmente sulla materia oggetto della trattativa stessa. Peraltro - aggiungono nella nota - il Ministro stesso, con l'insediamento del tavolo di contrattazione sindacale, riconosce che la questione è oggetto di contrattazione mentre le stesse norme, già emanate, ancorché da noi non condivise, rimandano ad ulteriori precisazioni ad oggi mai pervenute. Va ricordato, infine, che il Ministero dell'Istruzione ha dichiarato, in occasione del primo incontro al tavolo di contrattazione, che bisogna aspettare la conclusione delle trattative prima di ogni deliberazione collegiale. E allora, calma e buon sebso. C'è una trattativa in corso, se ne rispettino con serenità gli esiti. Da parte nostra, mentre ribadiamo per l'ennesima volta le considerazioni di merito, assicuriamo che se la situazione denunciata dovesse continuare, metteremo a disposizione dei dirigenti scolastici e dei docenti tutti gli strumenti di tutela sindacale e legale, contro ogni forma di prevaricazione».