Insegnanti di sostegno,

a Roma i posti ci sono

Nella Capitale, dove l'anno scolastico comincia oggi,

sono state concesse delle deroghe che permettono di rispondere alle esigenze

dei singoli Istituti per l’assistenza agli studenti disabili.

 

di Chiara Benzi da Superabile del 16/9/2004

 

Migliaia di richieste di nomine di insegnanti di sostegno. Arrivano dai Provveditorati, ora CSA, sulle Direzioni scolastiche regionali e scaldano i toni tra scuole e ministero dell’Istruzione sull’assunzione di questi docenti "speciali", chiamati ad aiutare nell’inserimento scolastico i bambini con disabilità. Secondo una ricognizione della Cisl scuola, ammontano a 1.000 i posti di sostegno mancanti in Campania, mentre in Sicilia c'è bisogno di altri 1.097 docenti e in Puglia di altri 200. Ed è proprio nelle regioni del Sud che il disappunto è esploso con scioperi, sit-in, riunioni in Prefettura, proteste dei genitori.

Di fatto le scuole chiedono un certo numero di docenti e gli uffici ne concedono soltanto una parte perché si teme che la continua crescita della domanda di posti di sostegno sia nutrita da una forte attesa di occupazione nella scuola. Per questo è arrivata la stretta: le richieste di sostegno devono essere presentate nei casi previsti dalla legge, ossia in presenza di disabilità psichiche o fisiche. Per i sindacati le uniche vere conseguenze sono la carenza di insegnanti di sostegno, il numero insufficiente di docenti per le classi e mancanza di personale specializzato. Il tutto fortemente a danno dell’alunno disabile, che si trova in un ambiente che solo in parte può comprendere le sue esigenze.

Ma c’è un dato che va in controtendenza rispetto al resto dell’Italia e che viene da Roma, dove quest'anno ci saranno più insegnanti di sostegno per far fronte al numero maggiore di alunni disabili: 11.834 contro gli 11.432 del 2003. Secondo i dati forniti dalla Direzione scolastica regionale del Lazio, il Csa di Roma, grazie all'autorizzazione della stessa Direzione regionale, ha concesso un numero maggiore di deroghe – cioè eccezioni – sui posti, che permetteranno di superare i limiti di organico.

Per l'anno scolastico – che, a Roma, inizia oggi, 16 settembre - le deroghe saranno 887,5 contro le 647 del 2003. Si tratta sia di posti interi, da 18 ore settimanali, che di mezzi posti, da nove ore. I numeri delle deroghe, come spiegato dalla Direzione Regionale non sono casuali, ma stabiliti in base alle domande dei dirigenti scolastici, che conoscono le singole situazioni degli Istituti in cui lavorano e i singoli casi di assistenza per cui è previsto un insegnante di sostegno. La precedenza è data ai casi più complessi, ma sembra che le 887,5 eccezioni rispettino le aspettative e le domande dei dirigenti.

Già l’anno scorso Roma si distinse perché, ad anno scolastico iniziato, vennero concesse ulteriori deroghe ai posti assegnati, per dare una concreta risposta alle esigenze sorte dopo l’inizio delle lezioni.

Ma dai sindacati chiedono un impegno in più perché il numero delle deroghe varia ogni anno: per i lavoratori si tratta di posti più che precari mentre invece la scuola italiana ha bisogno di un corpo organico completo e preparato che, di anno in anno, assista continuativamente i ragazzi disabili.

Intanto mercoledì 15 a Napoli le piazze sono state occupate dal primo sciopero del nuovo anno scolastico: a guidare la protesta i sindacati campani che chiedono più posti di sostegno proprio perché il 25% circa delle richieste dovrebbe essere utilizzato per seguire i ragazzi disabili dei Quartieri Spagnoli e di altre zone a rischio. A Roma, invece, l’appuntamento è direttamente in aula, giovedì 16 settembre, per capire se, con l'avvio delle lezioni, la scuola degli studenti disabili ha avuto una risposta adeguata alla domanda.