Sostegno, per gli specializzati ancora chance di entrare in graduatoria.
Il ministero dell’Istruzione ha invitato, in una nota, gli insegnanti in possesso del titolo a fornire entro il 10 settembre l a documentazione necessaria per essere inclusi in calce negli elenchi per eventuali supplenze.
di Salvatore Nocera da Superabile del 9/9/2004
Coloro che hanno conseguito il titolo di specializzazione per le attività di sostegno, oltre il termine di presentazione delle domande di supplenze e sino al 31 agosto, possono essere inclusi in calce alle graduatorie per eventuali supplenze, purché facciano pervenire, entro il 10 settembre 2004, ai CSA i titoli o una dichiarazione sostitutiva di averli conseguiti. E’ questo quanto il ministero dell’Istruzione ha comunicato in una nota, invitando gli insegnanti interessati a presentare la documentazione necessaria. Si tratta di una nota ministeriale interessante, che supera le vecchie logiche burocratiche. Infatti, pur se conseguiti dopo la scadenza del termine di presentazione delle domande, questi aspiranti, una volta inclusi in calce alle graduatorie, non ledono i diritti di nessuno. E, siccome a causa della scarsità di specializzati, molte graduatorie sono esaurite, gli alunni con disabilità rischiano di non avere insegnanti specializzati. In questo modo, gli insegnanti di sostegno vengono ripescati e messi a disposizione degli alunni con loro vantaggio. Il problema della cronica carenza di docenti specializzati deve essere seriamente affrontata dal ministero. Già le associazioni presenti nell’Osservatorio permanente del ministero sull’integrazione scolastica hanno fatto presente la necessità di modificare l’assurda norma che consente ai docenti specializzati di ruolo impegnati nel sostegno, di passare su cattedra ordinaria dopo appena cinque anni di attività con i ragazzi disabili. Ciò aveva un senso quando gli insegnanti specializzati operavano in scuole speciali, in classi con soli alunni con disabilità. Ciò ovviamente li stancava, essendo affidata esclusivamente a loro l’assistenza di tali alunni. Di qui la norma di facilitazione di passaggio. Ma oggi che gli alunni con disabilità sono presenti normalmente uno o due per classe e che essi sono affidati anche a tutti i docenti del consiglio di classe, una tale norma ha perduto completamente di senso e crea una cronica emorragia nei ruoli del sostegno. Dopo una notevole fatica e un non piccolo per prendere titoli di specializzazione, nell’arco di 5 anni, tutti gli specializzati possono scomparire, lasciando nuovamente il vuoto. Quando il ministero ed i sindacati si accorderanno per trovare una soluzione alla continuità didattica di questi docenti sul sostegno? La soluzione non credo possa essere quella della creazione di un’apposita classe di concorso per il sostegno, perché ciò isolerebbe troppo i docenti specializzati dagli altri colleghi. E’ vero che alcune associazioni , mentre chiedono la specifica classe di concorso, in modo contraddittorio, chiedono la conferma della norma sull’agevolazione quinquennale. Una tale soluzione normativa sarebbe semplicemente incoerente e gioverebbe solo ai docenti, senza per nulla giovare agli alunni. Ci si augura che alla prossima riunione dell’Osservatorio, che si spera per fine settembre, il ministero comunichi le soluzioni che intende adottare o trovare, per dare continuità didattica, senza di che l’integrazione scolastica perde gravemente di qualità. |