Sono 10 mila i prof che si sono iscritti al programma del ministero.

Prezzi abbassati del 15%.

Gli store battono il Miur per i pc

Le grandi catene di distribuzione offrono sconti migliori

 a cura di Giovanni Scancarello da ItaliaOggi del 12/10/2004

 

Da verificare il programma per i pc agevolati ai docenti. Consentirebbe di ottenere sconti minori rispetto a quelli delle grandi catene di distribuzione. L'accusa è dell'associazione nazionale e-tutor (Anitel) che esprime molte perplessità sulla reale convenienza delle offerte.

Gli e-tutor si aspettavano di più dal programma ministeriale ´Pc ai docenti', che prevede facilitazioni per l'acquisto di computer portatili da parte degli insegnanti con incarico a tempo indeterminato e annuale. L'Anitel parla di sconti deboli e di versioni troppo leggere dei computer in offerta. Da parte sua il ministero dell'istruzione rileva che, dall'inizio dell'anno scolastico, sono state già più di 10 mila le richieste avanzate per il pin, il codice che accredita i docenti e consente loro di usufruire degli sconti. Secondo l'associazione degli e-tutor, tuttavia, non è detto che tutti scelgano di acquistare il pc con il programma del ministero. Questo perché, sostiene Anitel, ci si aspettava prezzi più bassi, almeno rispetto ad alcune offerte promozionali dei grandi magazzini.

"Abbiamo verificato", dichiara Valerio Pedrelli, presidente dell'Anitel, "che lo sconto medio proposto, a parità di condizioni, si può ottenere anche da molte catene di grande distribuzione, anzi si possono contrattare agevolazioni a volte migliori". Gli e-tutor lamentano poi la presenza di versioni alleggerite nell'equipaggiamento hardware dei pc per i docenti. Ma il ministero smentisce: si tratterebbe solo di una versione personalizzata di pc notebook, che presenterebbe con una minore quantità di memoria ram e una scheda video con chipset integrato, dalle prestazioni adeguate ed equipaggiato di wide screen". Pedrelli lancia la proposta di ovviare alle difficoltà concedendo ai docenti un bonus pc, per un importo pari allo sconto altrimenti ottenibile attraverso il programma del ministero. "Considerando che stiamo parlando di indispensabili strumenti di lavoro, e come tali dovrebbero essere forniti direttamente dall'amministrazione, l'offerta di un bonus direttamente gestibile dagli interessati potrebbe in parte risolvere le difficoltà emerse".

Nella politica di contenimento della spesa pubblica, via XX Settembre ha stanziato 110 milioni di euro per attuare la riforma della scuola, che si aggiungono ai 90 milioni dello scorso anno, mentre la Moratti ne aveva chiesti 1.100 per lo stesso biennio 2004-2005. Insomma, il ministro dell'economia, Domenico Siniscalco, ha concesso circa il 18% di quanto preventivato da viale Trastevere.