Alunni e studenti «parcheggiati»

a scuola senza insegnanti.

Le denunce delle famiglie

 

  di Lucia Criscuoli da il Mattino di Napoli del 2/10/2004

 

SALERNO. Diritti negati, cittadini italiani trattati come se fossero di serie B eppure tutelati, protetti da precise leggi, anche costituzionali, redatte in nome del Popolo italiano. Sono gli scolari e studenti disabili o meglio, diversamente abili, i cui diritti vengono calpestati e mortificati alla luce della logica del risparmio, dell'economia. E sono piccole grandi storie quelle dei bambini e ragazzi ai quali è stato ancora una volta negato un loro sacrosanto diritto sancito principalmente dal codice non scritto e che si chiama vivere civile. Storie che hanno il nome di Giovanna di Maiori, lei ha 8 anni e fa la terza elementare e il suo mondo è senza colori, è non vedente dalla nascita. Nonostante sia intelligente ed è una delle più brave della classe a Giovanna è stato tolto l'insegnante di sostegno a parte per 2 ore al giorno. Resta «parcheggiata» per ore in classe cercando di capire cosa le succede intorno accudita con amore dalla maestra che non le può dedicare che solo pochi minuti presa a seguire altri 20 bambini. Nella scuola di Maiori ci sono 10 bambini con gravi problemi ma, i docenti di sostegno, senza alcuna spiegazione sono diminuiti di 3 unità. Ed è la storia di una bambina di Stio Cilento che frequenta la quarta elementare, cerebrolesa alla quale, ancora una volta senza una vera motivazione, le è stato tolto il docente del sostegno. Alla piccola adesso, per una logica senza logica, sono state attribuite solo 2 ore e mezzo alla settimana invece delle 24 stabilite dalla legge. Un sostegno a singhiozzo, una situazione che ha dell'incredibile e che ha spinto il padre, Antonio Santangelo, infermiere e ben cosciente dei problemi della sua sfortunata bimba, a diffidare il ministro per la Pubblica istruzione, Letizia Moratti, il Centro servizi amministrativi di Salerno, l'Istituto regionale scolastico, promettendo di arrivare fino al presidente della Repubblica per far valere il suo diritto e della sua bambina. Ed è la storia di tanti bambini e ragazzi, a Salerno, a Cava dei tirreni, a Vietri sul Mare, ad Agropoli. Quasi nessuna scuola sembra che non abbia problemi per la gravissima situazione scaturita non solo dal taglio di 200 cattedre, come afferma il Cobas precari di sostegno di Salerno ma, anche per il mancato accoglimento di 561 istanze presentate all'inizio dell'anno scolastico datato 2004/2005.

Ma sono storie che rappresentano solo la punta dell' iceberg. Solo a Salerno sono decine le denunzie presentate alla magistratura da parte di genitori che vedono i loro figli abbandonati nelle aule e che non riescono a proseguire nel loro progetto di crescita culturale. Sono più di 300 i ragazzi diversamente abili che non possono più contare sulle ore di sostegno stabilite per legge. Sulla questione del sostegno, anche sui tagli anche al personale Ata scendono in campo anche i sindacati confederali che hanno ribadito lo stato di agitazione che sfocerà in un sciopero, a Salerno e provincia, fissato per il vicino 15 ottobre. «Quando il Csa di Salerno convoca i docenti del sostegno per il contratto a tempo determinato sembra quasi che faccia dell'elemosina - dice Domenico Margiotta dello Snals di Salerno - è vergognoso si contratta sulle ore da stabilire in aiuto a ragazzi e bambini diversamente abili eludendo la legge in vigore e lo scopo della stessa. Il Centro servizi amministrativi dice di non essere responsabile della situazione ma, forse dimentica che il primo passo per l'accoglimento delle istanze è di sua competenza e in secondo luogo l'Istituto regionale. Così si creano delle differenze tra gli studenti che hanno dell'assurdo. Come sindacato, su questo gravissimo problema, aderiremo allo sciopero nazionale del prossimo 28 ottobre».