La Cgil detta la linea a Prodi.

Epifani scrive il programma dell’Ulivo. Bertinotti: via tre leggi.


da Il Tempo di sabato 9 ottobre 2004

 

UN documento di analisi e proposte come contributo alla definizione di un programma di governo per la prossima legislatura. Lo hanno inviato a Prodi, e ai segretari dei partiti dell’opposizione, il leader della Cgil, Guglielmo Epifani e tutti i segretari confederali. «In questo modo - si legge nella lettera di accompagnamento a firma di Epifani - si vuole sollecitare l’esigenza di un percorso di ricerca e approfondimento, in vista del programma, aperto anche a tutte le forze e ai soggetti della rappresentanza sociale e sottolineare l’importanza di un segno coerente di tale percorso verso i temi del lavoro, dei suoi diritti e della sua centralità sociale».

E tanto per far capire come la pensa, Epifani prende spunto dai nuovi fatti accaduti: in Iraq e in Medio Oriente - fa sapere - dimostra che la Cgil e i movimenti contro l’intervento armato avevano «ragione» e che la guerra non avrebbe sconfitto il terrorismo ma lo avrebbe alimentato.

Il segretario generale della Cgil, nella sua relazione al congresso dell’Arci a Roma, sottolinea infatti che la guerra ha «scoperchiato un vaso di Pandora», ma che attualmente il movimento per la pace non è all’altezza di quello di fa.

A proposito della mobilitazione prevista per fine ottobre contro la guerra, condivisa dalla Cgil, Epifani ha quindi detto che «le parole d’ordine devono unire e non rendere il movimento più debole». Dunque, tutti uniti per il ritiro delle truppe.

Ma Romano Prodi è tirato per la giacchetta anche da Rifondazione comunista, il cui segretario Fausto Bertinotti lancia una campagna per abrogare tre «leggi-scandalo»: la riforma della scuola del ministro Moratti, la legge 30 per la liberalizzazione del mercato del lavoro e la Bossi-Fini sull’immigrazione. «Per intraprendere un cammino diverso e imprimere una spinta forte all’alternativa di governo bisogna togliere di mezzo alcuni macigni - afferma il segretario di Rifondazione - messi dal governo sul nostro percorso. Io dico che bisogna abrogare subito la legge 30, la legge Moratti sulla riforma della scuola e la Bossi-Fini che sono l’emblema di una nuova organizzazione della società, imposta dal centro destra, che noi ripudiamo». Ma anche Bertinotti torna a parlare di ritiro delle truppe italiane dall’Iraq. «La pace è l’antidoto contro la spirale guerra-terrorismo». Un dualismo che «non configura uno scontro tra civiltà ma la pura e semplice barbarie. Per questo credo che dobbiamo essere intransigenti nel continuare a chiedere il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq».