Agitazioni già dal 20 ottobre. Moratti: le
risorse ci sono
Nuovo contratto e tagli ai fondi
Scuola in sciopero il 15 novembre
Nuovo contratto e tagli ai fondi Scuola in
sciopero il 15 novembre
Anche per gli atenei l’anno accademico comincia
a singhiozzo per le proteste
di Giulio Benedetti da Il Corriere della Sera del 5/10/2004
ROMA - Dalle elementari all’università, è in
arrivo un’ondata di proteste. Il 15 novembre si fermerà tutta la
scuola. Tra il 20 e il 28 ottobre i professori incroceranno le braccia
alla prima ora, secondo un calendario regionale. Il 29 ottobre le
scuole garantiranno solo i servizi minimi, insomma ci sarà uno
«sciopero bianco». Negli atenei, invece, la protesta si sta
estendendo. In alcune sedi è stato rinviato o sospeso l’avvio
dell’anno accademico. Assemblee sono in programma quasi dappertutto.
Non si esclude uno sciopero generale. Le ragioni della mobilitazione
in parte coincidono: contro i tagli previsti dalla Finanziaria e per
un piano di investimenti. I prof sollecitano il rinnovo del contratto.
I docenti universitari non vogliono la riforma dello stato giuridico
predisposta dal ministro Moratti.
SCUOLA
- Si comincerà con scioperi alla prima ora di lezione o di servizio
(il personale in servizio nel turno pomeridiano sciopera all'ultima
ora). Ecco il calendario: 20 ottobre Basilicata e Friuli; 21 ottobre
Toscana, Puglia e Marche; 22 ottobre Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo,
Lazio, Molise; 25 ottobre Lombardia,Calabria e Sicilia; 26 ottobre
Veneto e Sardegna; 27 ottobre Liguria, Piemonte; 28 ottobre Trento,
Bolzano, Valle D'Aosta, scuole e istituzioni scolastiche italiane
all'estero. Il 29 ottobre i docenti non svolgeranno attività di
insegnamento e funzionali al di fuori di quelle strettamente
obbligatorie. Dirigenti, impiegati e bidelli faranno altrettanto.
Lunedì 15 novembre sciopero generale nazionale per l'intera giornata,
con manifestazione.
CONTRATTO
- I docenti chiedono l’apertura della trattativa relativa al biennio
2004-2005 per la salvaguardia del potere di acquisto. «Il 15 novembre,
quando secondo il calendario dei lavori comincerà la fase decisiva del
confronto sulla Finanziaria - dice Enrico Panini, leader della Cgil
scuola -, lo sciopero generale dell'intera giornata e una grande
manifestazione nazionale porteranno a Roma tutto il dissenso del mondo
della scuola». «Se pensiamo a quanto è aumentato quest'anno il costo
della vita appare evidente come il mancato rinnovo stia sempre più
impoverendo il valore reale delle retribuzioni e il valore sociale
della professione», afferma il segretario generale della Uil Scuola,
Massimo Di Menna. «Su tutti i punti della vertenza - dichiara
Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola - ci è stata
data una risposta negativa».
MORATTI
- «Il contratto della scuola prevede già 413 milioni di euro, ricavati
da risparmi e razionalizzazioni, che sono già certificati dal
ministero dell'Economia e già disponibili». Lo ha ricordato Letizia
Moratti. «Per quanto riguarda il contratto nel suo complesso - ha
precisato il ministro - è naturalmente il ministero della Funzione
pubblica che sta aprendo i tavoli per tutti i comparti».
UNIVERSITÀ
- Domani inizia il confronto tra il ministero dell'Istruzione,
Università e Ricerca e la Crui, la Conferenza dei rettori delle
università italiane, sulla riforma dello stato giuridico dei docenti
universitari ma negli atenei dilaga la protesta. Nelle università
l'anno accademico sta cominciando a singhiozzo: a Roma, Venezia,
l’Aquila, Bari, Cosenza e Potenza la protesta dei ricercatori ha
causato lo slittamento delle lezioni. Oggi si svolgeranno assemblee
negli atenei milanesi, domani sarà la volta di Padova.