Gilda

degli

Insegnanti

 

Venezia

della Provincia di

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CHIACCHIERE

dal Coordinatore della Gilda di Venezia Roberto Baretton, 6/10/2004

 

Ai margini della manifestazione dei genitori di venerdì scorso, mi sono sentito chiedere, e da molto non mi capitava, se è vero, (ma la domanda è stata definita “retorica”), che nella Gilda ci sono posizioni favorevoli alla riforma Moratti.

Naturalmente la mia risposta, superato l’iniziale stupore, è stata che a nessuno, nella Gilda di Venezia, risulta che vi siano a nessun livello posizioni di questo tipo. Cercando di approfondire la questione, ho sentito vaghi accenni a personaggi che con noi (e con la scuola) non hanno più nulla a che vedere o ancor più vaghi riferimenti a dichiarazioni di esponenti della Gilda nazionale.

La cosa non meriterebbe alcuna attenzione, dal momento che si tratta di chiacchiere (per usare un eufemismo) di cui gli stessi propagatori non hanno saputo definire né le origini né i fondamenti (se non la volontà, sempre viva in chi ama la chiacchiera, di “sputtanare”, mi si passi il termine volgare ma efficace, gratuitamente qualcuno o qualcosa).

Ci rammarica però che questo metodo “dialettico” impedisca anche di avere memoria dei fatti (che, naturalmente, poco interessano ai fini delle chiacchiere): e la mancanza di memoria si stia rivelando particolarmente perniciosa per la nostra categoria e per la sua capacità di costruire un’efficace e convincente opposizione concreta, e non fatta di chiacchiere, appunto, alla riforma Moratti. 

 

Di “fatti” mi limiterò a citarne solo quattro:

1)     La Gilda degli Insegnanti (nazionale), ha revocato, nella primavera scorsa, un proprio sciopero, per consentire alle organizzazioni sindacali confederali (o alla sola CGIL, non ricordo) di far confluire tutta la categoria in uno sciopero generale che si voleva fosse per la scuola pubblica e contro la riforma. Risultato: per l’ennesima volta la scuola è stata “annegata” in una scadenza generale su temi certamente importanti ma che, dopo la mobilitazione delle settimane precedenti, “tradiva” le legittime aspettative  degli insegnanti, e del “movimento dei genitori” .

2)  La Gilda degli Insegnanti  (nazionale) non ha firmato nessun accordo con questo Governo

3)     La Gilda degli Insegnanti (nazionale) non sta trattando sull’ipotesi di “carriera” che vuole una divisione gerarchica dei docenti, con concorso e “premio”, sul modello del famigerato “concorsone” di alcuni anni fa voluto dai sindacati confederali e dalla CGIL in particolare.

4)  La Gilda degli Insegnanti (nazionale) è l’unica forza che ha proposto un referendum abrogativo della “Legge Moratti” (gli altri che fanno?).

 

Altri fatti, particolarmente in sede locale, si potrebbero citare, a testimonianza della determinazione con cui la nostra Associazione si sta battendo contro la riforma: Ma non credo che ne valga la pena. Sarebbe utile, invece,che chi è convinto del contrario citasse, a sostegno delle proprie tesi, “fatti” di segno opposto, a cui noi daremmo il massimo risalto sul nostro sito di Venezia e in qualsiasi altra sede.

Ma temo che, anche stavolta, il sottile piacere della “chiacchiera”, magari malevola, abbia il sopravvento, quand’anche ci fossero, sulla conoscenza dei fatti e sul buon senso.

 

Roberto Baretton