Sciopero: adesioni altissime secondo i sindacati. Ma per ora non ci sono ancora dati ufficiali del Miur. Due cortei a Roma: uno dei confederali e uno dei Cobas. Le voci sui tagli agli organici danno fiato alla protesta. Ma da Viale Trastevere dicono di non saperne nulla. Anche Bordon (Margherita) per l'abrogazione della legge Moratti. di Reginaldo Palermo da La Tecnica della Scuola del 15/11/2004
Per il momento i conti sull'adesione allo sciopero si possono fare basandosi solo sui dati forniti dai sindacati e su qualche numero fornito da singole scuole o Csa. I sindacati confederali parlano di una adesione che sfiora l'80%, mentre Gilda si ferma prudentemente al 60%. A scaldare definitivamente gli animi è stata anche la voce sui tagli agli organici proposta dal ministro Siniscalco che è iniziata a circolare pochi giorni fa. In Viale Trastevere giurano di non saperne nulla, anzi il Ministro Moratti manda a dire dal Giappone, dove ore si trova, che il taglio non c'è e che in ogni caso trova in totale disaccordo il Miur. Sta di fatto che la questione dei tagli all'organico (si parla di 14-17 mila posti in meno) ha dato occasione a tutti i leader politici e sindacali di intervenire a sostegno della manifestazione che si è svolta a Roma. Nelle prime ore del pomeriggio, il leader della Uil Angeletti ha concluso la manifestazione unitaria sottolineando la netta contrarietà dei confederali ad ogni ipotesi di riduzione degli organici e del tempo-scuola. Da segnalare anche le dichiarazioni del senatore della Margherita Willer Bordon che ha ribadito la necessità di abrogare la riforma Moratti. Nonostante tutto a Roma la manifestazione non ha avuto carattere unitario: mentre docenti e bidelli confederali sono confluiti in Piazza Navona dove hanno parlato Panini (Cgil), Furlan (Cisl) e Angeletti (Uil), i Cobas hanno raccolto l'ala movimentista in Piazza della Repubblica. Gli organizzatori parlano di 100mila partecipanti a ciascuna delle due manifestazioni, forse i numeri reali sono inferiori, ma non c'è dubbio che lo sciopero è riuscito e che a questo punto l'apertura del tavolo delle trattative per il rinnovo contrattuale non potrà essere ulteriormente rinviata. |