L’incubo dei cortei separati da Tuttoscuola di lunedì 15 novembre 2004
Uno spettro si è aggirato sullo sciopero di
oggi, uno spettro che nei giorni scorsi ha fatto discutere
animatamente il popolo della sinistra sindacalizzata: uno o due
cortei? E se il corteo sarà uno solo, potranno parlare tutti, anche i
rappresentanti dei Cobas? Affiorano sospetti incrociati: l’ala movimentista, sostenitrice dello scontro frontale "a prescindere" (dall’esito della contrattazione), fa dire per esempio a un militante le seguenti parole: "Se davvero i vertici sindacali (CISL e UIL in particolare) stessero per firmare un accordo sull’art. 43 (il tutor, per capirci), (...) che logica ci sarebbe nel chiamare la categoria che essi rappresentano ad una mobilitazione nazionale che culminerà in uno sciopero con manifestazione, mentre stanno per firmare un accordo che è motivo stesso dello sciopero?". E’ significativo che frasi di questo tenore circolino in Internet su siti, come quello di Proteo Fare Sapere, che partecipano attivamente al confronto interno alla sinistra politica e sindacale. Sembra quasi che per i fautori dello scontro duro, senza se e senza ma, l’obiettivo primario della contrattazione non debba essere il successo, ma al contrario il fallimento della stessa. Comunque al di là delle piattaforme diverse e per molti aspetti inconciliabili resta il disagio dei docenti che vedono crescere l’incertezza e la precarietà nelle condizioni di lavoro. |