Il «sostegno» sempre difficile.
da
Il Corriere della Sera del
9 novembre 2004
Nelle scuole continuano a mancare gli insegnanti
di sostegno. E il ritardo delle nomine annuali non semplifica di certo
le cose per cui molti presidi, visto che la graduatoria è esaurita,
stanno già chiamando i supplenti dalle liste comuni
Così hanno fatto alla primaria Maffi di Primavalle con sei insegnanti
di sostegno per 20 bambini. «Di più - dicono dalla scuola - non siamo
riusciti ad ottenere. Ogni anno chiedere qualche insegnante in più è
una vera e propria lotta per i tagli conseguiti alle ultime
Finanziarie». Difficile, come ogni anno, la situazione all'Istituto
Tecnico Lucio Lombardo Radice di Cinecittà con 30 ragazzi disabili, di
cui molti gravi, affiancati da 9 docenti.
La scuola ne potrebbe assumere un altro, ma dalla segreteria non
riescono a reperirlo. Si dice «fortunato», ma solo rispetto allo
scorso anno, il preside dell'Istituto professionale Cattaneo di
Testaccio con 10 insegnanti per 45 alunni disabili. L'Istituto
superiore di Palestrina ha un solo insegnante di sostegno per oltre
una decina di alunni disabili. Tutte situazioni ingestibili secondo
Salvatore Nocera, presidente della Federazione italiano superamento
handicap (Fish) «che ledono il diritto allo studio dello studente
disabile: anche in casi gravi è affiancato dall'insegnante di sostegno
per 4 o 6 ore al massimo in orari scolastici che da vanno da 5 a 6-7
ore al giorno e che, per la scuola dell'obbligo, si protraggono fino
al pomeriggio».
«Le segnalazioni dei genitori - aggiunge Nocera - sono sempre più
frequenti perché le scuole di Roma purtroppo si sono ormai
stabilizzate su un rapporto alunno-docente di 1 a 3, mentre nel resto
dell'Italia è di 1 a 2». E, così a fronte di un aumento degli studenti
disabili che quest'anno a Roma sono 13.267 (l'anno scorso erano
12.391) non c'è stato un aumento degli insegnanti che ora sono poco
più di 4mila.