No della regione Puglia allo stato giuridico per legge
Il Consiglio regionale della Puglia è contrario
al disegno di legge Napoli-Santulli. Il no al ritorno allo stato
giuridico per legge è stato spiegato in un ordine del giorno approvato
all'unanimità dall'Assemblea pugliese il 30 ottobre scorso. di Adalberto Reggiani da La Tecnica della Scuola del 2/11/2004
Il documento contiene anche un invito ai parlamentari ad "evitare l'adozione di provvedimenti legislativi estremamente gravi e penalizzanti per la dignità e la professionalità dell'intero corpo docente e per il futuro della scuola pubblica". "Considerato – premette il documento – che la settima commissione della camera (cultura, scienza e istruzione) ha ripreso l'esame della proposta di legge Napoli/Santulli, riguardante lo 'Stato giuridico e i diritti degli insegnanti'". "Ritenuto che il testo in discussione interviene in modo unilaterale su materie demandate alla contrattazione, riducendone il ruolo e la titolarità, come d'altra parte si afferma nella relazione di accompagnamento, espropria il ruolo di rappresentanza e di tutela del lavoratori e prevede un perverso meccanismo di assunzione diretta degli insegnanti da parte delle scuole in pieno contrasto con l'art. 97 della Costituzione". "Atteso che l'articolato, attraverso una minuziosa, dettagliata e burocratica definizione legislativa dello stato giuridico, riserva alla legge, e, da questa, ad una delega ampissima e di incerta natura all'esecutivo, materie che vanno dalla formazione iniziale e in servizio, agli inquadramenti, alle progressioni di carriera e alla retribuzione 'per merito' ". "Il Consiglio regionale della Puglia esprime dissenso:
"Pertanto – conclude l'ordine del giorno unitario – il Consiglio regionale esorta i rappresentanti parlamentari ad intervenire nelle sedi competenti per evitare l'adozione di provvedimenti legislativi estremamente gravi e penalizzanti per la dignità e la professionalità dell'intero corpo docente e quindi per il futuro della scuola pubblica". |