DDL: ANCORA NESSUNA TRACCIA

dal Coordinamento Precari di Venezia, 24/3/2004

 

Ancora nessuna traccia del DdL 2529 al Senato. Il provvedimento non è stato più nemmeno nominato nel corso delle sedute effettuate. L'inizio della discussione in Aula, previsto per la seduta n. 651 dell'11/3, non è stato calendarizzato per nessuna delle sedute fino al 30 marzo, pur avendo il senatore Asciutti presentato la relazione introduttiva già il 10/3. Nella seduta dell'11/3 si era avuta in Aula la sola richiesta del senatore Valditara (AN) per una rapida calendarizzazione del disegno di legge, cui il presidente Pera aveva replicato assicurando che sarebbe stato discusso la settimana successiva, come da accordo tra i Capigruppo. Invece, ovviamente, ciò non è "regolarmente" accaduto, ma nessun senatore sembra preoccuparsene. Il sottosegretario Aprea continua a rispondere alle interrogazioni garantendo assunzioni a TI a settembre sulla base delle "nuove" GP, riformulate sulla base della legge, ora in discussione, dopo la sua approvazione anche alla Camera, per cui restiamo fiduciosi.

Tuttavia, per le attuali sorti del DdL, se non interverranno novità dell'ultima ora, se ne riparlerà, intanto per la sola presentazione degli emendamenti, per aprile (i più ottimisti parlano del 25 marzo, ma più probabilmente sarà rinviato addirittura al 15 aprile, tanto per essere sicuri di andare definitivamente fuori ogni tempo limite). L'attività del Senato è attualmente ancora impegnata nell'approvazione della legge di modifica costituzionale, sotto la pressione della Lega, ed è in arrivo, a seguire, la legge Gasparri sulle telecomunicazioni.

Pertanto i dubbi sulle GP del prossimo anno sono più che legittimi: la data in cui forse inizierà l'esame in Aula del DdL 2529 sarebbe dovuta essere semmai quella di emanazione del decreto per la presentazione delle domande per l'aggiornamento delle graduatorie. E' pur vero che il DdL si presta ad essere esaminato e votato anche in soli tre giorni (a fronte dei cinque mesi impiegati dalla VII commissione), ma non riusciamo tuttavia a capire le reali intenzioni del ministero. Un'Amministrazione davvero penosa, ossessionata solo dall'obiettivo di raggiungere il massimo numero possibile di tagli dei posti di lavoro.

La prospettiva del Decreto legge, peraltro solo accennata da qualche rappresentante della maggioranza, vedrebbe comunque dei tempi strettissimi: l'uscita del DD per l'aggiornamento delle GP non può infatti andare oltre la metà di aprile, senza creare inevitabili ripercussioni sull'avvio del prossimo anno scolastico.

L'alternativa è quella che vede l'emanazione del DD per l'aggiornamento delle GP nelle prossime settimane secondo la "vecchia" tabella (anticipando così la futura validità biennale delle GP), lo spostamento in avanti di un anno di tutte le date riportate nel DdL, con il Miur che fa "spallucce" riversando ogni responsabilità sui parlamentari, e l'immissione in ruolo di alcune migliaia di docenti (forse 11-12mila) sulla base delle GP "vecchio stile". Ma per ora il Miur esclude tale possibilità.

Ricordiamo che sul testo del disegno di legge n. 2529, come risultante dalle modifiche apportate in VII commissione, sono previste delle variazioni, avendo il senatore Valditara (AN) e il senatore Favaro (FI) annunciato l'intenzione di Alleanza Nazionale e Forza Italia (che si affianca a quella del ministro Moratti) di rivedere, nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea, il punteggio attribuito al servizio militare. (tutti gli emendamenti approvati in VII commissione).