DDL 5015 IN ASSEMBLEA E IN DIRITTURA D'ARRIVO

dal Coordinamento Precari di Venezia, 26 maggio 2004

L'esame del DdL AC 5015, come licenziato dal Senato (AS 2896), sta proseguendo a staffetta tra Commissioni e Assemblea della Camera. Infatti già ieri, appena conclusa nelle Commissioni riunite VII e XI la votazione degli emendamenti, tutti respinti, l'Assemblea ha iniziato la discussione generale. In pratica il DL 97/04 può già considerarsi di imminente conversione in legge nella forma uscita dal Senato il 19 maggio, a meno di clamorose sorprese.

Il provvedimento aveva iniziato il proprio iter alla Camera il 20/5. Per oggi è prevista la conclusione dell'esame in Assemblea, preceduta dall'intervento in Commissione del Comitato dei nove, che preparerà il testo per la Camera, apportando alcune modifiche tecniche: il provvedimento era stato infatti sottoposto giovedì scorso ad un'attività di coordinamento per correggere alcune incongruenze tecniche, trasmesse dal Comitato per la legislazione alle Commissioni 7^ e 11^. Tali correzioni formali non dovrebbero implicare modifiche sostanziali al testo, ma solo l'aggiunta di note tecniche o di riferimenti necessari alla migliore comprensione e correttezza dei contenuti.

Ha dell'incredibile la ripetizione, ma questa volta davanti all'intera Assemblea della Camera e alla Aprea, dello strafalcione già pronunciato in commissione dall'on. EMERENZIO BARBIERI, relatore per la XI Commissione. Queste le sue testuali parole, addirittura chiosando sul fatto che i parlamentari ben conoscono queste modifiche:
"...In sede di esame al Senato, alla tabella sono state apportate diverse modifiche che i «numerosi» colleghi presenti ben conoscono. Con riferimento ai titoli di accesso alla graduatoria, al punto A.4), per l'abilitazione conseguita presso le scuole di specializzazione all'insegnamento secondario sono attribuiti ulteriori 18 punti, poi articolati in 12 per la compensazione.

Con riferimento al servizio di insegnamento o di educatore, al punto B.3) è stata inserita la lettera b-bis), in base alla quale il servizio prestato in classe di concorso o posto di insegnamento diverso da quello cui si riferisce la graduatoria è valutato nella misura del 50 per cento del punteggio per i servizi di insegnamento prestati nella medesima classe". Anche questa volta, ovviamente, nessuno si è accorto dei 2 emendamenti spacciati per approvati dal Senato.

(consulta il resoconto delle sedute)