Deciderà
il Consiglio di istituto, si parte nel 2007
Così saranno assunti i prof a
chiamata diretta.
Stop ai diplomifici: 8 allievi per classe e frequenza minima.
di G. Ben. da www.corriere.it 23 luglio 2004
ROMA - Muove
i primi passi, tra le polemiche, la riforma del reclutamento dei prof:
il 25 per cento dei posti riservati ai docenti specializzati che
verranno assunti direttamente dalle scuole. I sindacati sono contrari.
I precari annunciano proteste: stamani la prima davanti al Parlamento.
Uno stop è venuto dalla maggioranza: «Serve un’ulteriore riflessione»,
dice il senatore Giuseppe Valditara, responsabile scuola di An.
Continua la guerra contro i diplomifici del ministro Moratti: sono
stati revocati i riconoscimenti di parità alle scuole coinvolte nelle
indagini giudiziarie.
CHIAMATA DIRETTA
- E’ la maggiore novità della riforma del reclutamento e anche quella
che provoca i maggiori dubbi. Sarà il preside a scegliere in modo
discrezionale il docente-praticante tra quelli iscritti all’albo
professionale? Questi aspetti dovranno essere regolamentati in via
amministrativa tuttavia secondo fonti non ufficiali del ministero
toccherà al Consiglio di istituto in quanto organo di governo
scegliere collegialmente (da 14 a 19 componenti compreso il dirigente)
l’insegnante tirocinante. Il consiglio può contattare per il posto uno
o più docenti iscritti all’albo, esaminando con gli interessati i
titoli. I rischi di favoritismo esistono sempre, ma nel caso di una
scuola per andare a buon fine dovrebbero contare su una vasta rete di
connivenze: dal preside ai componenti dell’organo collegiale. Va detto
che in questa ipotesi di reclutamento il rapporto tra la scuola e
l’aspirante prof inizia nei due anni di specializzazione nei quali
sono compresi anche periodi di stage. L’istituto, al momento di
prendere una decisione, almeno in parte conosce il candidato.
I TEMPI
- Il decreto potrebbe diventare legge
entro ottobre-novembre. Nei mesi successivi il ministero dovrebbe
mettere a punto le norme amministrative. Se i nuovi corsi biennali di
specializzazione partiranno nell’autunno 2005, i primi
professori-praticanti entreranno nelle scuole con un contratto di
formazione lavoro nel 2007. La formazione dei docenti, infatti, terrà
conto dei posti disponibili. All’inizio, quindi, gli specializzati
saranno 2 o 3 mila l’anno contro i 10 mila sfornati oggi dalle Ssis,
mediamente uno ogni due o tre scuole. Col passare del tempo i posti
riservati agli specializzati aumenteranno dal 25 fino al 100 per
cento, includendo la quota riservata alle graduatorie permanenti man
mano che queste si esauriranno. Tra vent’anni tutti gli aspiranti
docenti dovrebbero transitare direttamente dalle aule universitarie
alla cattedra, saltando la fase del precariato.
DIPLOMIFICI
- Almeno 8 studenti per la validità di una classe, corsi completi,
frequenza minima obbligatoria, divieto di costituire commissioni di
maturità per soli candidati esterni, maggior rigore nel concedere ai
cosiddetti «ottisti» (ragazzi del penultimo anno con la media
dell’otto) l’ammissione agli esami di stato, un presidente per non più
di due o tre commissioni d’esame: con queste ed altre regole il
ministro Moratti intende rendere più difficile la vita ai «diplomifici».