«Matematica e lettura L’Italia agli ultimi posti».

L’indagine Ocse sugli studenti «boccia» il nostro sistema scolastico.

 

di Giulio Benedetti da Il Corriere della Sera del 6 Dicembre 2004

 

ROMA - Tra il 2000 e il 2003 le prestazioni della nostra scuola non sono migliorate. E il quadro del «Pisa 2003» - la classifica redatta dall’Ocse - resta impressionante: siamo al 25mo posto su 29 Paesi per la lettura, intesa come capacità di interpretazione dei testi. E al 26mo per quanto riguarda la matematica, davanti solo alla Grecia tra le nazioni Ue: una materia poco amata dai nostri studenti e che invece riveste una funzione strategica insieme alle scienze. Il Pisa, acronimo per Programme for International Student Assessment, è l’indagine triennale più seria e attendibile sulle performance degli studenti di 15 anni dei Paesi sviluppati rispetto alla capacità di comprensione del testo scritto e alle conoscenze di matematica e scienze. I risultati ufficiali dell’indagine 2003, protetti da un embargo sottoscritto dai referenti dei vari Paesi, saranno resi noti solo domani. La fuga di notizie, che trova conferme negli ambienti del Pisa, sarebbe avvenuta in Austria e in Germania. Una tabella dei risultati è stata ripresa dall’agenzia austriaca Apa e pubblicata dal settimanale altoatesino in lingua tedesca Zett , altri dati sono apparsi in Germania, sullo Spiegel.

Ma vediamo i principali risultati, relativi ai soli Paesi Ocse, dell’indagine per quanto riguarda l’Italia. Capacità di lettura: in testa ci sono nell’ordine Finlandia, Corea e Canada. L’Italia è 25esima, mentre era stata 20esima nel 2000, precedendo nell’ordine Grecia, Slovacchia, Turchia e Messico. In matematica - la disciplina approfondita in modo particolare dall’edizione 2003 - l’Italia risulta in 26esima posizione, mentre era stata 23esima nel 2000, subito davanti a Grecia, Turchia e Messico. La classifica è guidata ancora dalla Finlandia, seguita da Corea e Olanda. Solo per quanto riguarda le scienze naturali il sistema formativo italiano ha fatto un piccolo «passo in avanti», retrocedendo di una sola posizione: era 22esimo nel 2000 ed è 23esimo in Pisa 2003, seguito da Norvegia, Lussemburgo, Grecia, Danimarca, Portogallo, Turchia e Messico. In testa, ancora la Finlandia, davanti a Giappone e Corea. In Pisa 2003 è stato poi inserito un nuovo campo di ricerca, per valutare la capacità degli studenti esaminati di risolvere problemi: l’Italia è in 26esima posizione. Ai vertici, Corea, Finlandia e Giappone.

Non ci sono grossi cambiamenti. E questo, purtroppo, attesta l’attendibilità dell’indagine. Emerge un ulteriore arretramento in matematica, un dato che conferma le indagini «interne» fatte dall’Invalsi e spiega il deficit di iscrizioni ai corsi di laurea scientifici, con le conseguenze che è facile immaginare per il futuro di un Paese industrializzato. Preoccupato il pedagogista Benedetto Vertecchi: «Al momento si percepisce un’involuzione del sistema scolastico». Il risultato potrebbe essere ancora peggiore. «Bisogna vedere - osserva Vertecchi - se l’arretramento ha colpito in primo luogo gli studenti più deboli».