Disposizioni in materia di istruzione e formazione.

La Giunta approva il disegno di legge

dell’assessore Tiziano Salvaterra .

REGOLE NUOVE IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE.

Importante anticipo del confronto sulla nuova fase di riforme dell’intero sistema scolastico. Cosa cambia per punteggi, graduatorie, supplenze, personale e concorsi

 

  di m. c. da vivoscuola.it del 31/12/2004

 

Trento, 30 dicembre 2004

Nella seduta odierna, la Giunta provinciale ha approvato il disegno di legge “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e formazione” presentato dall’assessore all’istruzione ed alle politiche giovanili, Tiziano Salvaterra. Si tratta della cosiddetta “leggina” che mette ordine e stabilisce regole nuove per settori vitali che riguardano l’organizzazione ed il funzionamento del sistema d’istruzione e formazione della Provincia autonoma di Trento, a cominciare dalle condizioni minime per l’avvio regolare e funzionale dell’anno scolastico.

Nella relazione illustrativa al disegno di legge, l’Assessoree Salvaterra ricorda come “la materia educativa e formativa riveste un’importanza strategica tra gli obiettivi del governo provinciale che intende essere quanto mai attento alla necessità di fornire un servizio scolastico di qualità e di consentire in tal modo a tutti gli studenti di fruire nei modi più appropriati del diritto allo studio. Per questi motivi l’organizzazione del servizio scolastico non costituisce un elemento secondario al fine dell’attuazione di tali obiettivi, ma risulta essere elemento indispensabile per un corretto esercizio delle prerogative anche costituzionalmente garantite ai diretti fruitori del servizio e agli operatori scolastici. La proposta, quindi, si prefigge un parziale adeguamento dell’attuale assetto strutturale del servizio scolastico in un’ottica di evoluzione coerente anche con le innovazioni stabilite di recente a livello nazionale con l’approvazione della legge 53 del 2003. Questa legge ha introdotto nuove prospettive nell’articolazione degli ordinamenti scolastici in particolare definendo un unico ciclo di istruzione per la scuola primaria e secondaria di primo grado e un secondo ciclo comprensivo del sistema dei licei e dell’istruzione e formazione professionale. Tale assetto prefigura le condizioni per la previsione di strumenti di maggiore linearità nell’erogazione del servizio scolastico, in un’ottica di sistematica interrelazione tra i sistemi e i percorsi”.

Ma ci sono anche “ulteriori ragioni – ricorda ancora l’assessore Tiziano Salvaterra - più specificamente collegate alla particolarità e all’autonomia di questa provincia che inducono alla proposta del testo qui in discussione. In particolare per quanto riguarda la materia dell’istruzione appare importante disporre di una specifica normativa provinciale in materia di graduatorie provinciali”.

Si tratta quindi di un disegno di legge che anticipa ed apre sostanzialmente il confronto sulla nuova e decisiva fase di riforme che riguarderà presto l’intero sistema scolastico e formativo con la presentazione in giunta provinciale del disegno di legge “quadro”.

Ecco una sintesi dei contenuti del disegno di legge con le “disposizioni urgenti” approvato oggi dalla giunta provinciale.

 

PUNTEGGI, GRADUATORIE E SUPPLENZE

Graduatorie. L’obiettivo del disegno di legge è snellire le operazioni e superare alcuni vincoli posti dalla recenti disposizioni nazionali, come quello sull’attribuzione del doppio punteggio per chi ha prestato servizio in istituti sopra i 600 metri di altitudine. Le graduatorie non saranno più permanenti, ma con scadenza quadriennale e possibilità di aggiornamento dei titoli per gli iscritti ogni due anni. Sarà il regolamento attuativo a disciplinarle in base ad alcuni criteri e vincoli: distinte per ordine e tipologia di scuola, per classi di abilitazione e articolate in fasce. Sarà sempre il regolamento a stabilire i punteggi in base ai quali formare ciascuna graduatoria (titoli posseduti e servizi prestati). I docenti che nelle precedenti graduatorie erano iscritti nella prima e seconda fascia avranno la precedenza per l’assunzione. Finché non entreranno in vigore le nuove regole provinciali restano valide quelle statali, ma non il doppio punteggio assegnato fino allo scorso anno scolastico per il servizio nei comuni di montagna.

Supplenze. Per coprire cattedre o posti vacanti o disponibili vengono stipulati contratti annuali rinnovabili, qualora risulti disponibile la stessa cattedra o posto, o di durata massima di tre anni. Le nomine delle supplenze annuali: sono fatte prima dell’inizio delle attività didattiche dal dirigente del servizio competente della Provincia sulla base delle graduatorie provinciali. Dalla data di inizio delle attività didattiche saranno i dirigenti scolastici a nominare sulla base delle graduatorie di istituto.

 

MOBILITÀ PERSONALE, CONCORSO DIRIGENTI, SOVRINTENDENZA

La mobilità docenti viene regolata dai contratti di lavoro nazionali e provinciali e sulla base dell’intesa tra Ministero (MIUR) e la Provincia Autonoma di Trento; per chi viene assunto con contratto a tempo indeterminato la sede di prima assegnazione è considerata definitiva e non provvisoria come previsto fino ad ora e deve essere garantita la continuità per almeno tre anni sulla sede di prima assegnazione.

Concorso dirigenti scolastici. Si farà anche in Trentino, indetto dalla giunta provinciale con modalità in un certo senso adattate alla realtà provinciale. Corso-concorso aperto a chi ha almeno sette anni di servizio effettivo nelle scuole statali o a carattere statale, da quando è stato assunto a tempo indeterminato.

Sovrintendenza scolastica. L’attuale Agenzia provinciale per l’istruzione verrà soppressa, dal punto di vista organizzativo, e sostituita con il Servizio per la gestione delle risorse umane della scuola e della formazione. I tempi di tale percorso verranno stabiliti con regolamento di attuazione.

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE ED ALTA FORMAZIONE

La Provincia può istituire fino a tre Istituti di formazione professionale con personalità giuridica e dotati della stessa autonomia delle istituzioni scolastiche. Alla loro guida sarà preposto un dirigente secondo le modalità concesse dalla legge 7 del 1997 sull’ordinamento del personale della provincia. Il dirigente dovrà possedere riconosciuti requisiti di competenza e professionalità nell’ambito della formazione.

Il disegno di legge prevede che nell’ambito del Sistema della Formazione professionale venga dato avvio anche ad alcuni percorsi di “alta formazione professionale”, previa verifica delle necessità, monitoraggio dei bisogni e programmazione. Il tutto, attraverso il confronto con le parti interessate.

Personale Formazione Professionale. Un corso concorso riservato per titoli ed esame viene indetto per il personale della formazione professionale che abbia maturato un periodo minimo di servizio presso i Centri FP della Provincia ed abbia altri requisiti per essere inserito in graduatorie e poi assunto a tempo indeterminato.