Il docente esperto di E-learning resta una figura non riconosciuta. Tutor: il nodo delle competenze. Dall'Anitel un contributo per chiarire la situazione.
di Michele Fabbri da Il Sole 24 Ore del 28/12/2004
Il ruolo svolto dai tutor nell' e-learning è fondamentale quanto quello delle piattaforme tecnologiche e dei modelli teorici adottati. Anzi, il fattore umano si sta dimostrando determinante per il succceso di questo tipo di formazione. Ma mentre per le piattaforme si sta giungendo - grazie all'interoperabilità e alla costruzione di learning objects "esportabili" - a un'accettabile standardizzazione (problema fondamentale per le tecnologie), e la formula blended sta mettendo d'accordo chi enfatizzava il "tutto virtuale" con chi lo temeva, molti problemi restano irrisolti per di chi opera come esperto di e-learning. Quali debbano essere le sue competenze, come vada formato e selezionato, in che misura il suo lavoro sia riconosciuto sono questioni aperte, soprattutto quando si parla di docenti, che non hanno trovato ancora alcun riconoscimento della propria figura nelle istituzioni formative. Per questi docenti parla Anitel, l'Associazione nazionale tutor e-learning che ha tenuto il primo convegno nazionale in occasione del Ted di Genova. In questo caso si tratta di una voce che viene "dal basso", perchè Anitel è costituita da docenti che hanno partecipato ai corsi on-line gestiti da Indire per il Ministero. Le questioni al centro dell'attenzione di Anitel sono sostanzialmente due: il riconoscimento, anche in termini istituzionali, del lavoro svolto in questi anni, e la valorizzazione dei risultati raggiunti. Quest'ultimo punto è sentito in maniera particolarmente drammatica dopo la fine dei corsi Fortic, che, allo stato attuale, non si sa che sbocchi avranno. Abbiamo chiesto a Valerio Pedrelli, presidente di Anitel, di illustrarci motivi e obiettivi dell'associazione. Quando è perchè è nata l'associazione? Anitel è una comunità di pratica non profit, il cui nucleo storico si forma all'interno della prima esperienza di formazione a distanza organizzata dall'Indire: neoassunti 2001. Dalle numerose difficoltà riscontrate, e in mancanza di un forum riservato, nasce l'esigenza pratica degli e-tutor di organizzarsi in lista per dare risposta ai problemi. Ma è durante lo svolgimento dei corsi ForTic che la lista si espande, portando alla nascita dell'associazione. Oggi, Anitel rappresenta una community di pratica di circa mille aderenti formata da insegnati che vanno dalla scuola dell'infanzia a quella secondaria, a ricercatori universitari, diffusa dal Piemonte alla Sicilia. L'associazione ha sempre sottolineato il proprio intento collaborativo con le istituzioni scolastiche, ma esprime anche la richiesta di un riconoscimento delle figure che rappresenta. C'è l'esigenza di una riformulazione del ruolo dell'e-tutor e delle implicazioni professionali e di fissare regole chiare e condivise, la necessità di un giusto riconoscimento formativo nell'ambito della carriera docente sia nel ruolo di corsista, individuando i crediti agli attestati formativi conseguiti, sia nel ruolo del docente e-tutor che, pur non essendo stato ufficialmente formato, ha investito il proprio tempo e le proprie risorse economiche frequentando corsi universitari e dotandosi delle attrezzature tecnologiche. Nell'ambito della collaborazione, Anitel chiede di essere rappresentata per la realizzazione dei corsi formativi. Si offre come supporto ai corsisti mettendo a disposizione l'esperienza dei suoi iscritti e vuole altresì contribuire alla produzione di risorse trasferibili e di materiale condivisibile. I corsi Fortic rappresentano un punto di svolta fondamentale per la formazione alle Tic nella scuola. La vostra posizione su questo argomento è molto forte e articolata nelle richieste. Proprio intorno agli obiettivi principali, la creazione di nuove figure professionali necessarie per l'organizzazione delle Tic nella didattica, permangono non solo dubbi ma problemi irrisolti. A distanza di un anno, l'utilizzazione delle figure B e dei tecnici ( C1 e C2) è ancora una mera citazione rimasta nelle intenzioni. Per Anitel è urgente trasformare questo titolo cartaceo in incarichi ufficiali spendibili sul campo, al servizio della collettività docente. Ma attualmente l'evento che ha rappresentato un fiore all'occhiello nell'e-learning della scuola italiana, sembra irrimediabilmente destinato a rimanere irrealizzato nei suoi obiettivi più profondi. Parimenti urgente è superare la fase pionieristica, inizialmente giustificata dalla novità. Troppe le incertezze ancora presenti in campo, dall'individuazione dei tutor, spesso rimandate alla discrezionalità del direttore del corso, anziché ricorrere a un vero e proprio portfolio delle esperienze e delle competenze, alla discrezionalità interpretative dell'autonomia regionale che porta persino a un'evidente e ingiustificata differenza di trattamento economico a parità di prestazione. Sarebbe auspicabile un maggior impegno in questo campo dei sindacati. |